I bambini che frequentano il Nido saranno più bravi alle elementari. Questo è il risultato di una ricerca, ancora inedita per l'Italia, realizzata dalle docenti di economia politica Daniela del Boca e Silvia Pasqua presso l'Università di Torino.  I bambini, appartenenti a seconda e quinta elementare, sono stati sottoposti al test "Invalsi" (test di valutazione scolastica) e ne è emerso un dato interessante:   i bambini che avevano frequentato il nido nell'età dell'infanzia hanno ottenuto risultati più brillanti sia in Italiano che in Matematica.     

Spesso noi mamme ci chiediamo se sia giusto o no mandare i nostri figli all'asilo nido e quale sia l'età giusta. Non è raro che mamme lavoratrici passino mesi ad arrovellarsi nel dubbio  alla presa con i sensi di colpa per quello che spesso viene percepito come un "abbandono".

In realtà pare che i nostri dubbi siano infondati. Frequentare il nido renderebbe i bambini più socievoli ed autonomi. I maggiori stimoli a cui vengono sottoposti i piccoli, rispetto a quelli che rimangono a casa con i genitori, nonni o la tata, servirebbero a gettare le basi per il futuro scolastico dei bambini.

Il Nido dunque sarebbe la prima vera forma di investimento sociale. Nonostante ancora oggi il 58% delle famiglie ritenga "prematuro" far uscire di casa un bambino sotto i tre anni ed affidarlo a strutture esterne alla famiglia, la scelta di mandare i propri figli al Nido si rivelerebbe una scelta vincente per il futuro.

Ovviamente la struttura deve essere scelta e valutata: si devono privilegiare i programmi di sviluppo psico-motorio e sociale; il Nido non deve essere pensato come un parcheggio dove famiglie super impegnate e senza alternative lasciano i propri bambini, ma una valida alternativa all'accudimento materno in alcune fasce orarie della giornata.

E proprio i figli delle mamme lavoratrici hanno uno scarto maggiore rispetto agli altri bambini nel punteggio del test eseguito per valutare la loro competenza scolastica. Una mamma lavoratrice, che sceglie un Nido adeguato per competenze e programma educativo, sembra essere, secondo questa ricerca, un'ottima partenza per il futuro scolastico del bambino.

FONTE: repubblica.it