La attendevano in molti e finalmente è stata varata la Legge, per la prima volta nel suo genere, sulla dislessia dalla Commissione Cultura del Senato. In questo modo finisce la discriminazione che avveniva fino ad oggi nelle scuole italiane, a svantaggio dei bambini dislessici.

Una patologia che colpisce i bambini, intelligenti quanto e più degli altri, portando difficoltà nello scrivere, leggere e fare operazioni matematiche. Il non essere seguiti nel giusto modo ha da sempre causato problemi gravi sul loro curricula scolastico, portando a difficoltà nello studio e nella conseguente bocciatura (nell'ultimo anno abbiamo avuto cinque ricorsi al TAR per la bocciatura, vinti dalle famiglie).

La Legge, Disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico, permetterà agli insegnanti di valutare nel giusto modo i bambini dislessici e con problemi di apprendimento attraverso forme diverse di verifica e di assegnazione dei compiti.

Sarà possibile attraverso compiti più brevi che permattano al bambino di concentrarsi maggiormente, privilegiando le interrogazioni orali a quelle scritte ed evitando quanto possibile tutto qeullo che di mnemonico risiede nella scuola.

Ovviamente la Legge richiede una preparazione specifica per gli insegnanti, che dovranno relazionarsi con i bambini che vivono queste difficoltà. Solo in qeusto modo sarà possibile avere "una didattica individualizzata e personalizzata, con forme efficaci e flessibili di lavoro scolastico" come recita la Legge stessa.

Finalmente quindi i bambini saranno seguiti nel modo più appropriato, garantyendogli una migliore istruzione e meno frustrazioni date dai risultati spesso negativi a scuola. tutto qeusto per far sì che i bambini siano tutti inseriti nello stesso modo anche nel contesto scolastico, evitando inutili isolamenti.

Fonte: AGI