Ieri vi abbiamo parlato dell'ennesimo caso di malasanità - ancora da verificare viste le discrepanze sui racconti dati dal personale - avvenuto nelle sale parto italiane, nello specifico a Messina, a discapito del piccolo nascituro che ha subito danni per colpa di una difficoltà di ossigenazione durante il parto, ed è stato messo in coma farmacologico.

Oggi abbiamo buone notizie: il piccolo Giosuè sembra stia meglio e da oggi non è più in coma farmacologico. Questo quanto affermato dal Professor Barbieri, Direttore dell'Unità Operativa di Terapia Intensiva Neonatale del Policlinico di Messina.

Il bimbo respira da solo e sta proseguendo la terapia che gli è stata prescritta subito dopo il parto.

Il 13 settembre la giovane mamma era arrivata in Ospedale pensando di dover fare un parto cesareo, viste le dimensioni del bambino con peso stimato di oltre 4 Kg. Ma il Primario ha vietato l'intervento agli altri ginecologi favorevoli, prediligendo il parto per vie naturali.

Per la mamma è stata un'esperienza pesante, ha avuto diverse lacerazioni e il bambino ha avuto difficoltà respiratorie. Il bimbo proprio per questo ha subito dei danni e ora il tutto è in mano alla magistratura. Il Primario, dal canto suo, nega di aver avuto diverbi con i suoi colleghi riguardo al fatto di procedere con il parto naturale.

Fonte: Ansa