Il rapporto che intercorre tra gli adolescenti e l’uso del Web  è sempre stato sotto la luce dei riflettori;il Web, d’altra parte, non è proprio un luogo sicuro al 100% dove far crescere i propri figli e, da quando Internet ha iniziato a diffondersi in modo sempre più pressante, gli studi al riguardo sono stati numerosi e sono giunti a diverse conclusioni.

Sin dagli anni Novanta, l’uso spregiudicato e incontrollato della Rete è sempre stato considerato come causa di problemi di disturbo di relazione legati alla dipendenza che i giovani hanno verso Internet.

Lo studio australiano e cinese ha esaminato 1041 adolescenti di età media intorno ai 15 anni, sottoponendoli ad una serie di test somministrati all’inizio e alla fine della valutazione, in modo da controllarne gradualmente i livelli di ansia e depressione e il tempo trascorso su Internet.

All’inizio solo il 6,2% dei ragazzi è stato identificato come utilizzatore moderatamente patologico della Rete, mentre lo 0,2% era a rischio depressione.

Nove mesi più tardi, lo 0,2% dei ragazzi mostrava segni di ansia, mentre l’8,4% aveva sviluppato un certo disturbo depressivo.

Valutando i dati in relazione all’uso di Internet, i ricercatori hanno scoperto che, se i livelli di ansia non avevano nessun tipo di rapporto con la navigazione in Rete, coloro che avevano mostrato una tendenza a un uso patologico del Web, avevano un rischio di cadere in depressione di ben due volte e mezzo superiore agli altri.

Questi risultati, ci spiegano i ricercatori, suggeriscono che i giovani che sono inizialmente liberi da problemi di salute mentale, ma usano Internet patologicamente, potrebbero sviluppare la depressione come conseguenza.

Nel suggerire alcuni programmi di screening nelle scuole per prevenire gli usi patologici della Rete, i ricercatori, guidati da Lawrence Lam e Zi Wen-Peng, tendono a sottolineare che, nonostante la ricerca, non è chiaro se sia l’uso patologico di Internet a rendere gli adolescenti più a rischio depressione o se, al contrario, sia la tendenza al mal di vivere ad accendere la loro ossessione per la Rete.

Fonte: Adnkronos