La bambina era da qualche giorno ricoverata in ospedale per accertamenti in seguito ad episodi di improvvisi svenimenti.

Ieri pomeriggio, mentre la bambina era collegata ai macchinari per monitorare il battito cardiaco e l'attività elettrica del cuore, l'allarme ha iniziato a suonare in sala medici. Medici e medici e infermieri si sono subito accorti dell'anomalia del tracciato, che indicava inequivocabilmente il soffocamento e sono prontamente intervenuti trovando la donna che stava premendo sul petto della bambina. 

Per fortuna ora la bimba si è ripresa; la madre invece, diabetica e forse incompatibile al carcere, è in stato di fermo alla compagnia San Pietro di Roma.

Nessuno, all’ospedale pediatrico Bambino Gesù, riesce a spiegarsi cosa sia scattato nella testa della mamma della piccola; lei, sotto choc, si è difesa dicendo di essersi avvicinata al lettino perché la figlia stava male e aveva continui attacchi epilettici.

Secondo gli investigatori, l’egiziana ha altri figli e già in passato aveva manifestato comportamenti preoccupanti.

Sulle motivazioni che l’hanno portata a un gesto così estremo, i carabinieri ancora non si sbilanciano, ma nelle prossime ore saranno eseguiti accertamenti per capire se la donna  ha problemi psichiatrici.