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La sensibilità al freddo si sviluppa dopo la nascita |
Bambini - Articoli |
Scritto da Maria Ida Longo
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![]() Lo studio è stato condotto su dei topi di laboratorio modificati geneticamente per rendere visibile una proteina verde fluorescente che indica la produzione del recettore TRPM8 (transient receptor potential melastasin 8), ovvero quello che sarebbe implicato nella sensazione di freddo. Tale recettore era stato già scoperto sempre dagli studi USC nel 2007 e aveva smentito quello che si era sempre creduto, ovvero che fossero i neuroni a causare i famosi brividi di freddo.
Il dottor McKemy spiega che, il ritardo nello sviluppare la sensibilità al freddo può essere plausibile, in quanto nessuno nel grembo materno potrebbe avere freddo ( ovviamente non ci sono prove su questo, proprio perché nessuno potrebbe ricordare), quindi dopo la nascita a contatto con le temperature esterne, nel bambino appena nato iniziano ad attivarsi quei circuiti neurali capaci di sviluppare la sensibilità al freddo. Questi studi sono importanti soprattutto per capire i meccanismi molecolari delle sensazioni che avvertiamo, in quanto la loro comprensione potrebbe essere molto utile per sviluppare nuovi farmaci che diano sollievo a dolori cronici e per ridurre l’estrema sensibilità al freddo che accusano molti pazienti diabetici. Fonte: La Stampa |
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