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Pendolari: la salute fisica e psichica sempre più a rischio |
Benessere - Articoli | |||
Scritto da Maria Ida Longo Martedì 11 Maggio 2010 11:48 | |||
Per i pendolari i fattori di stress e ansia sono molteplici: traffico, orari, mezzi pubblici in ritardo, tutto questo porta il corpo e la mente a reagire un maniera disastrosa per l’organismo e la psiche, andando incontro ad amnesie e disturbi tipici della depressione a causa della continua tensione. Tutto ciò è stato messo in evidenza da uno studio di David Lewis, dell’International Stress Management Association, secondo cui i pendolari sono più stressati dei piloti di guerra e dei poliziotti antisommossa; la sensazione di impotenza e la frustrazione generata dall’essere in balia del traffico impazzito e orari da rispettare porta a sviluppare secondo Lewis la cosiddetta “amnesia da pendolare”. Questa patologia è generata dal fatto che il tempo casa-ufficio viene vissuto come se fosse degli zombie, cancellando dalla mente quel che succede, per scoppiare poi in crisi d’ira al più piccolo intoppo e sbalzi di pressione rischiando addirittura l’infarto.
Massimo Di Giannantonio, psichiatra dell'Università di Chieti, osserva che, se la scelta del pendolarismo è vissuta come un obbligo, è più probabile vivere in perenne conflitto interiore, senza saper più riconoscere qual è il luogo d'appartenenza: la casa, l'ufficio o il mezzo su cui si trascorre tanto tempo ogni giorno. Maria Grazia Cassitto, della Clinica del Lavoro dell'Università di Milano, dichiara che, le conseguenze sulla salute sono quelle tipiche dello stress cronico, tanto che diminuisce pure la creatività rischiando di cadere in depressione. I disturbi da tenere sotto controllo sempre secondo la Cassitto sono: i disturbi del sonno e dell’appetito, con l’aggiunta di disturbi psicosomatici vari, dal mal di testa e difficoltà digestive, ma non solo; lo stress cronico, indebolisce le difese immunitarie, facilitando la comparsa di disturbi lievi, ma persistenti, non è raro quindi che i pendolari abbiano cistiti frequenti, tossi che non passano, raffreddori cronici. I metodi per ridurre lo stress da pendolarismo ci sono e li illustra Giuseppe Abbritti, direttore della Scuola di specializzazione in medicina del lavoro dell'Università di Perugia. Secondo Abbritti, si può rendere piacevole il viaggio: in auto ascoltando un po' di musica, profumando l'ambiente, o magari provando un itinerario diverso, in bus o in treno leggendo, ma visto che questo spesso sui mezzi pubblici troppo affollati è veramente molto difficile, si può sempre seguire il consiglio dello psichiatra, dedicando il tempo del viaggio alla riflessione personale e appena possibile, nel fine settimana o approfittando di qualche permesso, spezzare la routine quotidiana cercando di rilassarsi per recuperare le energie consumate dallo stress. Fonte: Corriere della Sera
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