Monitorare il peso durante la gravidanza è importante, e al riguardo ci sono diversi siti internet che offrono informazioni sull'argomento, ma spesso sono abbastanza generali.  In America, la novità è rappresentata da una nuova App che aiuta in questo controllo le giovani mamme.

E-Moms Roch è dunque un'app integrata tra smartphone e sito internet che permette di tenere sotto controllo i parametri per uno stile di vita sano e trovare informazioni utili allo scopo. Il sito comprende articoli relativi alla salute, blog, informazioni sulle risorse del luogo (Rochester, New York), così come caratteristiche interattive per monitorare il peso, l’attività fisica e la dieta.

Un nuovo rivoluzionario strumento potrebbe mandare in pensione le vecchie ecografie e consentire alle future mamme di conoscere il nascituro prima ancora che sia nato: l'azienda Philips, insieme alla israeliana RealView, sta lavorando per vedere un ologramma del figlio che portano in grembo.

 

Questa tecnologia non riguarderebbe solo i feti, ma permetterebbe anche ai chirurghi di operare con l'aiuto di riproduzioni in 3D degli organi, il sistema è già stato sperimentato nella chirurgia cardiaca e non necessita di occhiali speciali per vedere gli ologrammi.

 

Lamentele a destra e a sinistra, strutture carenti, poca assistenza sul lavoro: è tutto vero, nel nostro Paese. Quanto affermato però passa in secondo piano di fronte alle emozioni e al buon umore. Come confermano i dati ISTAT del 2013 infatti, in Italia le mamme vivono meglio che in altri Paesi.

Grazie a famiglia e amici, quando è carente lo stato, l’assistenza arriva ugualmente e più di 2 milioni di donne si sentono coccolate e curate quanto basta nei nove mesi della gravidanza. L’ambiente che circonda le neomamme, in Italia, è premuroso e sereno, forse anche troppo perché l’eccesso di attenzioni che esse ricevono durante la gravidanza e nei primi tre mesi dopo il parto poi scemano lasciandole in preda alle paure del “dopo”.

Lo stress eccessivo in gravidanza potrebbe indurre le gestanti ad assumere una quantità maggiore di cibo, compromettendo in questo modo la salute del bebè. A confermarlo è una ricerca condotta dall'Università di Cambridge. 

In seguito a condizioni stressanti, l’organismo secerne maggiori quantità di ormoni legati allo stress che agiscono sulla regolazione del metabolismo dei carboidrati sia negli adulti che nel feto. Gli autori della ricerca hanno dunque indagato in che modo questi ormoni, se presenti nella madre in gravidanza, possano influenzare la quantità di glucosio trasmesso al proprio figlio tramite placenta.