L'evoluzione della tecnologia arriva a facilitare anche le analisi di routine svolte da milioni di pazienti in tutto il mondo: è arrivato il cerotto high-tech sottile quanto un capello, resistente all'acqua, al sapone e al sudore, in grado di misurare il battito cardiaco, la disidratazione, la temperatura e le contrazioni muscolari.

Il nuovo cerotto promette di eliminare le liste d'attesa e le code negli ambulatori medici permettendo di eseguire le analisi direttamente da casa.

A presentarlo alla conferenza annuale dell'American Chemical Society di San Diego (USA) è stato John Rogers (tra i migliori scienziati secondo "Nature"), suo ideatore e docente all'Università dell'Illinois di Urbana, dopo una messa a punto durata 12 anni: sembra il microchip di una scheda per cellulari, ma in realtà è formato da sottili membrane  di silicone che contengono dei sensori per la misurazione del battito cardiaco, della disidratazione, di variazioni della temperatura anche minime, della contrazione e dei rigonfiamenti dei muscoli, tutto ciò senza attaccare elettrodi. Rispetto ai primi modelli costruiti da Rogers, il prototipo presentato a San Diego dura di più, fino a 10 giorni, che è il tempo necessario per effettuare tutte le analisi. Finita la raccolta dei dati, il cerotto li invia ad un computer o qualsiasi dispotivo mobile e quando finisce la sua funzione si stacca da solo dalla pelle grazie al ricambio naturale della pelle.

Il prossimo anno verrà messa in commercio una prima versione pensata per gli sportivi, dopodichè farà il suo debutto negli ospedali, anche se nelle intenzioni dell'inventore dovrebbe evitare gli spostamenti dei pazienti alle strutture sanitarie, migliorando la qualità di vita di chi deve curarsi e alleggerendo il lavoro di queste. A regime il costo del cerotto dovrebbe aggirarsi intorno ai 7,50 euro consentendo quindi a chiunque di effettuare le analisi. La nanotecnologia consentirà di sfruttare al massimo le potenzialità di questo cerotto: i tipi di nanostrumenti che potrebbe incorporare sono praticamente infiniti, esistono già dei prototipi pensati non solo per monitorare i parametri di salute, ma anche per modificarli, funzione che in futuro potrebbe trovare applicazione nella fisioterapia o nella riabilitazione, e anche nella cosmesi.