Ci sono persone che hanno tantissimi amici e persone che invece ne hanno veramente pochi e da sempre si dice che ciò dipende dalla socievolezza della persona; secondo uno studio pubblicato sulla rivista Proceedings of the Royal Society B, questo invece, dipenderebbe dalle dimensioni della corteccia prefrontale.

Robin Dunbar dell'Università di Oxford e i suoi colleghi hanno misurato in 40 volontari, il volume della corteccia prefrontale e testato la mentalizzazione dei partecipanti, facendo poi fare un elenco dei contatti sociali intrattenuti e non solo per motivi di lavoro, negli ultimi sette giorni.

Incrociando i dati è emerso che quelli che avevano più amici avevano un volume della corteccia frontale orbitale più rilevante. Secondo i ricercatori questi dati ci permettono di capire quali meccanismi hanno portato l'uomo e gli altri animali a sviluppare un cervello più grande e all'aumento dei lobi frontali, registrato in maniera significativa nel corso dell'ultimo mezzo milione di anni. Secondo Joanne Powell, dell'Università di Liverpool, co-autore dello studio, la dimensione del cervello determina le abilità sociali, che permettono di avere molti amici.

Ma cos'è la mentalizzazione? Dunbar ha spiegato che la mentalizzazione è il modo con cui un individuo è in grado di seguire una gerarchia naturale che coinvolge i diversi stati mentali di altre persone, ossia dalla possibilità che gli esseri umani possiedono di decodificare i pensieri e i sentimenti di un interlocutore; questo tipo di processo in alcuni casi particolari, come ad esempio nell’autismo, viene a mancare, rendendo ragione delle gravi difficoltà di socializzazione che queste persone hanno.