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Boom malattie respiratorie: colpa dello smog |
Benessere - Articoli | |||
Scritto da Carmela Pelaia Giovedì 02 Febbraio 2012 16:35 | |||
Negli ultimi anni sono in netto aumento le malattie respiratorie come asma, broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO) ed enfisema, in Italia soffrono di asma quasi 3 milioni di persone, di cui il 10% sono bambini, e 3 milioni solo di BPCO. La colpa è da accreditare ad un aumento spropositato dello smog nelle città e lo stile di vita, i più colpiti sono i bambini che iniziano ad accusare i primi sintomi con tosse frequente e attacchi di asma. Oggi 2 febbraio, a Napoli è in corso il Congresso organizzato dalla divisione specifica dell'ospedale Cardarelli coordinato dal direttore Gennaro d'Amato, in cui si riuniscono 200 specialisti in malattie respiratorie per discutere sul fatto che queste patologie sono in netto e costante aumento soprattutto nei bambini e in particolare si registra un 'impennata delle mucositi delle vie aeree. L'esposizione a inquinanti come le polveri sottili e l'ozono stimola e peggiora sintomi quali starnuti, ingorgo nasale, tosse e affanno.Sono sotto osservazione anche gli effetti del starnuti,ingorgo nasale,naso otturato,allergia,ceppo influenzale attivo quest'anno, che lascia una tosse notturna molto fastidiosa nei bambini allergici. Secondo le stime dell 'OMS, entro il 2015, la Broncopneumopatia Cronica Ostruttiva rappresenterà nei prossimi anni la terza causa di morte nel pianeta.E' una malattia polmonare non del tutto reversibile, che ostruisce le vie aeree e rende difficoltosa la respirazione rendendo attività semplici, come il camminare, molto affannose.Le cause principali sono il fumo da sigaretta e lo smog ambientale: quest'ultimo è colpevole di 400.000 morti all'anno. Sull' European Respiratory Journal è stato pubblicato il mese scorso uno studio condotto dall'Università del Massachussetts "Amherst", il quale rileva il costo totale dell'asma causato dall'inquinamento nella sola Long Beach, in California, stimato intorno ai 18 milioni di dollari all'anno. Se dunque la volontà di preservare la salubrità dell'ambiente e la salute delle persone e dei bambini non bastano per meritare attenzione, allora forse la questione economica potrebbe riuscire a risvegliare un impegno politico da perte dei cittadini e degli amministratori delle nostre città.
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