La  molecola è stata sviluppata esattamente "in contrasto" con le cellule tumorali e attaccherebbe, allo scopo di distruggerle, solamente quelle, a differenza della chemioterapia che spesso, a causa della sua tossicità, debilita i pazienti.

Non è quindi la prevenzione lo scopo dei ricercatori ma la possibilità di intervenire sulle persone già affette dalla patologia.

La sperimentazione sul primo paziente è iniziata una settimana fa senza alcun rigetto della terapia.
Saranno poi trattati dieci malati di tumore alla prostata e dieci di tumore al rene.

I pazienti saranno sottoposti a 8 somministrazioni intradermiche in tre mesi e solo dopo saranno divulgati i  primi risultati.

E' comunque importante rimanere con i piedi per terra: non siamo ancora di fronte alla risoluzione del problema ma sicuramente il passo avanti compiuto è significativo. Aspettando che il "vaccino" antitumorale si concretizzi nel minor tempo possibile è bene ricordare che lo stile di vita sano, l'alimentazione controllata unita all'attività fisica e il controllo medico consigliato sono i più efficaci metodi di prevenzione.