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Tra vaccini e autismo nessuna correlazione, la sentenza della Cassazione |
Mondo MAD - News | |||
Scritto da Maria Rea Mercoledì 22 Giugno 2016 16:19 | |||
Non c'è alcuna correlazione tra autismo e vaccini. Quindi, via i dubbi. Il morbillo non causa l'autismo e non vi è nessuna dimostrazione scientifica che possa provare il contrario. In particolare, in oltre 15 anni di studi non è stato trovato un legame tra il vaccino trivalente morbillo-parotite-rosolia e i disturbi dello spettro autistico. Ora anche la Giustizia, con la sentenza della Suprema Corte di Cassazione, ne prende finalmente atto.
La Corte Suprema ha respinto il ricorso contro la sentenza della Corte d’Appello de L’Aquila che, a sua volta, aveva confermato la sentenza del Tribunale di Pescara: quest’ultimo non aveva riconosciuto né la domanda di indennizzo, né quella di risarcimento danni per lo stato di autismo che, secondo il ricorrente, si era sviluppato per effetto della vaccinazione contro morbillo, rosolia e parotite. Sia in primo che in secondo grado è stata stabilita la mancanza di “nesso causale” tra la malattia e la vaccinazione.
Viene dunque smentito ancora una volta il pregiudizio della correlazione tra vaccino trivalente e autismo nato nel 1998 a causa di uno studio che si rivelò in seguito una bufala. In quell'anno un medico inglese, Andrew Wakefield, pubblicò su Lancet uno studio su 12 bambini autistici in cui affermava che c'era un legame tra la malattia, alcuni problemi gastrointestinali e l'immunizzazione. Da oggi in poi quindi deve valere il principio secondo il quale, qualunque tribunale chiamato a decidere su questioni di questo tipo ,dovrà considerare che esiste una verità scientifica, la cui validità è stata riconosciuta dalla Giustizia, che nega ogni rapporto causale tra autismo e vaccini. Resta solo da sperare che le famiglie in cui vivono dei bambini affetti da una malattia invalidante possano vedere soddisfatto il loro diritto ad una adeguata assistenza e supporto senza essere costrette ad imbarcarsi in avventure legali dolorose e inutili come finora è avvenuto. Sarebbe l'unica soluzione giusta, a testimonianza del fatto che viviamo in un Paese avanzato e normale. Perchè ogni bambino autistico ha diritto a cure e ad assistenze mediche, a prescindere dalle disponibilità economiche dei genitori e del contesto sociale in cui si trova a vivere.
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