Secondo il II Rapporto Audit civico del Lazio, realizzato da Cittadinanzattiva-Tribunale per i diritti del malato, in collaborazione con la Regione Lazio, l'assistenza sanitaria sarebbe assicurata solo negli ospedali, tralasciando l'importantissima assistenza domiciliare.

Quest'ultima infatti è garantita solo nei giorni feriali, come se nei fine settimana tutti stessero bene e senza necessità di aiuto. Si parla di malati gravi, ma approfittiamo anche per lanciare un segnale rivolto a chi si occupa delle gestanti, che non trovano riparo al di fuori degli ospedali prima e dopo il parto.

Sono state analizzate 111 strutture sanitarie da equipe miste tra esperti e cittadini comuni che hanno riscontrato un servizio sanitario buono per quanto riguarda l'assistenza in ospedale, ma veramente precario per le domiciliari.

Nei giorni festivi la situazione è desolante e porta a richiedere prestazioni onerose presso le strutture private o addirittura a dover ricorrere al Pronto Soccorso, chiamando a buon bisogno un'ambulanza, anche solo per cambiare un catetere, come ci fa notare Giuseppe Scaramuzza, segretario regionale di Cittadinanzattiva.

Per il nostro settore, sopratutto considerando le puerpere, vediamo spesso un grande abbandono da parte delle strutture sanitarie che seguono la futura mamma fino al momento del parto, per poi essere lasciate a loro stesse in una fase molto delicata.

Proprio per questo Mamme Domani si prende cura, gratuitamente, delle mamme nel post parto, ma sarebbe veramente bello trovare uno spazio nelle assistenze domiciliari anche per loro, così da prevenire e curare la depressione post partum o il baby blues.

Fonte: AGI