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Diminuiscono i traumi cranici tra i giovani |
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Dallo studio sul trauma cranico coordinato da Andrea Fabbri, dell’Unità Operativa Pronto Soccorso, Medicina d’Urgenza e 118 dell’ospedale Morgagni-Pierantoni di Forlì, emerge che, il numero di trauma cranico nei giovani al disotto dei 40 anni è in calo, ma in aumento tra gli anziani oltre i 60 anni. Questi dati sono evidenziati nel registro del trauma cranico, istituito nel 1997 e secondo il dott. Andrea Fabbri, questo, potrebbe essere il risultato di una campagna di prevenzione efficace sulla sicurezza stradale operata dalle istituzioni. Infatti, la causa principale dei traumi è l’incidente stradale: oltre il 60% (di cui il 22% in moto, 20% in auto, 10% ciclista, 8% pedone, 2,5% camion), il 30% dei pazienti ha invece subito trauma a causa di una caduta o schiacciamento, mentre il 6% subisce trauma da auto-lesione o lesione indotta.
Fabbri spiega che, il registro raccoglie informazioni che riguardano i dati anagrafici, data e ora dell’evento, la tipologia di trauma, ovvero se si tratta di incidente stradale o lesione accidentale o infortunio sul lavoro, la dinamica dell’evento, le caratteristiche del percorso diagnostico e l’esito a distanza di 6 mesi dall’evento traumatico e secondo una nota dell’Asl l’ospedale Morgagni-Pierantoni di Forlì si conferma così all’avanguardia anche sotto il profilo della ricerca scientifica. Le considerazioni sul tema sono raccolte in uno studio intitolato “The Changing Face of Mild Head Injury: Temporal Trends and Patterns from 1997 to 2008”. Fonte: AGI
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