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ReWalk, il robot che aiuta i bambini paraplegici a camminare |
Bambini - Articoli | |||
Scritto da Angela Messina Venerdì 15 Luglio 2011 14:39 | |||
Si chiama ReWalk, è un apparecchio di supporto completo con motori alle giunture, batterie ricaricabili, un insieme di sensori e un sistema di controllo computerizzato e serve per ricominciare a camminare. È stato progettato da un ingegnere israeliano costretto all’immobilità dopo di un incidente e, per la prima volta al mondo, sta trovando applicazione in età pediatrica, al laboratorio di robotica del movimento di Santa Marinella, che fa parte del Bambino Gesù di Roma.
In età pediatrica, infatti, un buon recupero funzionale e motorio può permettere una qualità della vita migliore per il bambino e per la sua famiglia. A questo scopo possono essere particolarmente utili le innovazioni tecnologiche e l’impiego di sistemi robotizzati per la valutazione e la rieducazione delle disabilità. Un'attività che il Bambino Gesù ha sviluppato con il Dipartimento di Meccanica e aeronautica dell’Università La Sapienza di Roma e il Massachusetts institute of technology di Boston (Mit) e che ha portato alla progettazione e alla realizzazione di sistemi robotici per la riabilitazione delle disabilità motorie che sono state introdotte nella pratica clinica. Tra le attrezzature robotiche di ultima generazione fondamentali per la riabilitazione dei bambini con lesioni di natura neurologica, c'è appunto il ReWalk, un leggero esoscheletro e uno zainetto che i pazienti indossano e grazie al quale possono selezionare l’attività che desiderano mediante il dispositivo wireless. Un sensore di inclinazione posto nella parte alta del torace attiva l’esoscheletro. La scelta della creazione di un laboratorio in grado di sviluppare prototipi basati sulle più avanzate conoscenze robotiche a livello mondiale, spiegano al Bambino Gesù, nasce dalla constatazione che, a differenza degli adulti, non si tratta di far riacquistare al bambino la mobilità di un arto o l’articolazione delle parole, ma di insegnargli il corretto movimento dell’arto stesso per la prima volta in vita sua. In questo particolare e complesso percorso riabilitativo, il contributo portato dalla robotica risulta di centrale importanza poiché permette innovative strategie di trattamento, un recupero maggiore delle funzioni lese e di compensare i limiti imposti dalle lesioni. Al momento presso l’Ospedale pediatrico Bambin Gesù sono presenti due esemplari di “ReWalk” che aiuteranno la riabilitazione dei bambini paraplegici. Per adesso sono utilizzabili solo dai bambini con una statura minima di 1,50-1,60 metri, ma il team di esperti dell’ospedale sta lavorando per modificarlo in modo da favorirne l’utilizzo da parte di pazienti di altezza inferiore. «La riabilitazione con dispositivi robotici – spiega Enrico Castelli, responsabile della neuro riabilitazione pediatrica dell’ospedale - costituisce una nuova opportunità di trattamento che, con un approccio simile a un videogame, aumenta la motivazione al trattamento dei bambini e appare in grado di attivare la plasticità cerebrale alla base del recupero funzionale. Inoltre essa rappresenta una esperienza di apprendimento motorio altamente riproducibile e che si adatta ai progressi mostrati dal bambino”.
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