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Ru486: Roccella dichiara che non è un aborto facile |
Gravidanza - Articoli |
Scritto da Maria Ida Longo Venerdì 16 Aprile 2010 11:18 |
Continuano le polemiche sull’uso della pillola abortiva Ru486: il sottosegretario alla Salute, Eugenia Roccella, nel corso di un dibattito a Uno Mattina ha dichiarato che, la prevenzione dell'aborto diventerà impossibile se si diffonde a macchia d'olio l'uso della pillola abortiva. Il sottosegretario continua ad insistere sul ricovero obbligatorio di tre giorni per le donne che decidono di metter fine alla propria gravidanza con la Ru486, in quanto l'aborto farmacologico può essere equiparato in termini di sicurezza a quello chirurgico, a patto però che la donna sia sotto il diretto controllo dei medici in ospedale, questo è molto importante perché usando la pillola abortiva la mortalità è dieci volte superiore rispetto a quello chirurgico- La donna però può firmare la richiesta di dimissioni: non può essere forzatamente trattenuta ma deve essere consapevole di correre molti rischi, in quanto va incontro ad un aborto più difficile, più rischioso, più doloroso e con una sicurezza minore. Roccella ribadisce che questo non è un aborto facile e che il non obbligo di ricovero è un modo per cambiare la legge 194 sull'aborto senza passare per il Parlamento, ma soprattutto è un metodo più economico per il Servizio Sanitario Nazionale che non deve prendere in carico la paziente e la rimanda a casa. In conclusione ha annunciato che i tecnici del ministero stanno facendo delle linee guida con un' azione di monitoraggio per vedere dove vanno ad abortire le donne. Fonte: Asca |
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