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Come indovinare se sarà maschietto o femminuccia |
Gravidanza - Articoli |
Scritto da Giulia Gori Lunedì 01 Aprile 2019 10:00 |
Se il futuro del gambling sono le scommesse on demand, personalizzate, chissà che qualche operatore, per esempio fra i giochi online di NetBet, non si attrezzi per permettere a intere famiglie di scommettere sul genere del nascituro. D’altronde in Gran Bretagna, alle prime voci di una possibile new entry a Buckingham Palace, le lavagne dei bookmaker si riempiono di quote riguardo al nome e al sesso del futuro royal baby. Eppure i metodi scientifici per non arrivare impreparati al grande evento esistono. Dalla metà del secolo scorso sono a disposizione sia l’amniocentesi che l’ecografia ostetrica. Utili se non altro a evitare di pitturare la cameretta o comprare i completini del colore sbagliato. Ma buttando uno sguardo alla tradizione popolare italiana, e non solo, rintracciamo un bel po’ di metodi che potremmo definire fai-da-te e bizzarri. Avviso ai naviganti, mamme e papà in trepida attesa: l’elenco che seguirà non ha alcuna valenza scientifica, però ci permetterà di trascorrere qualche minuto col sorriso sulle labbra. Cominciamo dalla cosiddetta linea nigra, quella linea verticale di colore scuro che appare sull’addome e divide il pancione in due parti. Beh, se termina prima di raggiungere l’ombelico compriamo un fiocco rosa, se prosegue anche oltre attrezziamoci con uno azzurro. Restando agli aspetti fisici, se la forma della pancia è tondeggiante e larga allora sarà femminuccia, se alta e a punta avremo un maschietto. Passiamo poi al terrore di quasi tutti i mariti o compagni, le voglie. Se la futura mamma è sempre a caccia di cibi salati avremo per casa un ometto, se invece punta più verso le pietanze dolci prepariamoci a ospitare nel castello una principessa. Per concludere questa carrellata, come non citare un metodo molto in voga in questi ultimi anni, anche grazie a siti web che facilitano di gran lunga i calcoli che richiede: si tratta del famigerato calendario cinese, pronostica il sesso dell’erede incrociando fra loro età della mamma e mese del concepimento. Torniamo però seri e diamo uno sguardo all’andamento delle nascite nel nostro Paese. Nel 2017 l’Istituto Nazionale di Statistica, ha certificato 458.151 nuovi nati. Un valore in calo del 3,2% rispetto a quello del 2016. In soldoni sono venuti alla luce 15.287 bambini in meno nel passaggio da un anno all’altro. Soprattutto, per il terzo anno consecutivo, la cifra è stata inferiore al mezzo milione e ha confermato quel trend negativo che ha preso avvio nel 2008. Scomponendo il dato delle nuove nascite per regione scopriamo che la maggior parte dei bimbi è nata nel nord-ovest (120.195), quindi ecco il sud (111.309) e, in terza piazza, il nord-est (87.576). I valori più bassi si registrano pertanto al centro (87.450) e sulle isole (51.621). Ma sono valori assoluti. Mentre stilando una graduatoria che tiene conto in percentuale della variazione di nascite fra il 2016 e il 2017 ecco che tutto finisce col mescolarsi. Il centro svetta su tutti (-5,3%) a cominciare dal nord-est (-3,8%) e passando poi per il nord-ovest (-3,2%), il sud (-2,1%) e le isole (-1%). Insomma, sembrano davvero lontani gli anni del baby boom… |
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