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Il caffè in gravidanza non danneggia il quoziente intellettivo del bimbo |
Gravidanza - Articoli |
Scritto da Letizia Perugia Lunedì 23 Novembre 2015 12:33 |
Consumare moderatamente caffè in gravidanza non danneggia il quoziente intellettivo del bimbo che nascerà e non comporta un aumento di problemi comportamentali: lo confermano i dati di una ricerca del Nationwide Children's Hospital, pubblicata sulla rivista "American Journal of Epidemiology".
Sono state esaminate le informazioni relative a 2197 donne in attesa di un bimbo,che hanno preso parte al Collaborative Perinatal Project, che si è svolto negli Usa tra il 1959 e il 1974.
Questo lasso di tempo è stato un periodo in cui il consumo di caffè durante la gravidanza era più diffuso di quanto lo sia oggi e c'era poca preoccupazione per quanto riguarda la sicurezza della caffeina. Lo studio è stato in grado di indagare su una gamma più ampia di assunzione di caffeina, gli studiosi hanno indagato sull'associazione con un composto chimico chiamato paraxantina, metabolita della caffeina, mettendone in rapporto i livelli rilevati con il quoziente intellettivo dei bimbi a quattro e sette anni di età.
La conclusione è stata che non c'erano legami consistenti tra l'ingestione di caffeina in utero e lo sviluppo e il comportamento dei bambini a quel punto della loro vita.
Lo studio segue a uno precedente in cui non era stata riscontrata un'associazione tra l'assunzione di caffeina in gravidanza e l'obesità dei bambini.
Nel complesso, i risultati sono rassicuranti per le donne in gravidanza che consumano moderate quantità di caffeina o l'equivalente di 1 o 2 tazzine di caffè al giorno, come spiega la dottoressa Sarah Keim, coautrice dello studio.
Erano state fatte già altre ricerche sull'argomento, tra cui quella condotta presso l'Università di Aarhus ed ha coinvolto 1.207 donne in dolce attesa (prima della 20.ma settimana di gestazione) e in buone condizioni di salute all'inizio dello studio.
A metà delle volontarie, che erano state classificate in base al consumo abituale di caffeina (coloro che bevevano abitualmente tre o più tazze di caffè al giorno erano considerate "ad alto consumo di caffeina") è stato dato del caffè decaffeinato.
All'altra metà è stato somministrato del caffè normale, a tutte le partecipanti infine è stato chiesto di riferire se eventualmente assumessero altri alimenti o bevande che potessero contenere caffeina (tè o cola).
I ricercatori danesi hanno, infine, calcolato la durata della gravidanza, il peso del neonato alla nascita, precedenti gravidanze e fumo delle mamme.
Dai risultati non è emersa alcuna significativa differenza tra i figli di donne che avevano assunto caffè decaffeinato e quelli di donne che avevano bevuto caffè normale.
I risultati sulle 1.207 donne in gravidanza hanno dunque portato alla conclusione che sono solo le donne che bevono molti caffè ad avere conseguenze sul peso dei neonati o sul momento della loro nascita.
Si raccomanda quindi di non consumare più di due-tre caffè al giorno, lo raccomandano anche le linee guida della Food Standards Agency (Fsa) britannica, che riducono la dose giornaliera consigliata alle donne incinte da 300 a 200 milligrammi (appunto due-tre tazzine di espresso al giorno o due tazze di caffè lungo all'americana).
La Food Standards Agency (Fsa) britannica raccomanda inoltre alle future mamme di fare attenzione anche a tè, cioccolata, cola ed energy drink, tutte bevande contenenti caffeina.
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