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Gravidanza ectopica: ecco cos'è |
Gravidanza - Articoli |
Scritto da Maria Rea Lunedì 30 Marzo 2015 08:41 |
Quando l'impianto dell'ovocita fecondato ha luogo in una sede diversa dalla cavità uterina si parla di gravidanzaectopica, o più comunemente gravidanza extrauterina. Dunque, succede che l'embrione che inizia la sua esistenza dopo la fecondazione di un ovulo da parte di uno spermatozoo non riesce ad arrivare all'utero e si impianta nella tuba di Falloppio, luogo di transito verso la cavità uterina, biologicamente non in grado di sostenere una gravidanza.
Visto che l'elasticità della parete di questo condotto è limitata, l'aumento di volume del feto in crescita provocherà inevitabilmente la sua rottura, mettendo in pericolo la vita della madre, oltre a provocare la morte del feto. Le gravidanze ectopiche si suddividono in due grandi categorie: gravidanze ectopiche intrauterine, quando l'impianto dell'embrione avviene sì all'interno della cavità uterina, ma in una sede inadeguata per il suo sviluppo; gravidanze ectopiche extrauterine, quando l'impianto dell'embrione avviene al di fuori dell'utero. I sintomi però sono spesso generici e a volte si confondono con altri disturbi a carico dell'apparato genitale femminile (es. infiammazioni pelviche, coliche addominali ecc). Tra i più frequenti però sono evidenti i crampi addominali, nausea, vomito, vertigini, febbre, ipotensione. Inevitabile è però il fatto che una gravidanza di questo tipo resterà indelebile per la donna che sfortunatamente dovrà affrontarla. E purtroppo, cosa alquanto sconcertante, sembra che le donne che hanno avuto una gravidanza ectopica siano più soggette a subire un'ulteriore impianto extrauterino dell'embrionenella successiva gravidanza. |
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