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Erbe medicinali: quali non usare in gravidanza |
Gravidanza - Articoli |
Scritto da Letizia Perugia Giovedì 13 Novembre 2014 12:13 |
In gravidanza, assumere farmaci può essere controindicato per il bambino che nascerà e le future mamme spesso preferiscono curarsi con le erbe e i preparati erboristici, ma attenzione perchè anche le erbe possono avere effetti indesiderati e provocare reazioni avverse.
Alcune erbe medicinali, che sono usate comunemente per il trattamento di diversi disturbi, non sono però adatte a chi è in dolce attesa o allatta al seno e vanno evitate per non correre rischi.
Farmaco Vigilanza e la Asl di Rieti hanno creato un elenco delle erbe medicinali controindicate in gravidanza perché possono provocare reazioni avverse: - Bardana, è una pianta medicinale utilizzata per le sue proprietà diuretiche e di purificazione del sangue. Viene indicata per eliminare l'acne, problemi della pelle e insufficienza epatica. In gravidanza è controindicata per via della sua possibile azione sulla muscolatura uterina.
- Camomilla, viene usata come erba medicinale per la preparazione di infusi che vengono assunti, anche dai bambini, per le loro proprietà calmanti e digestive, è controindicata in gravidanza perché stimola le contrazioni dell'utero. Sia alla camomilla comune (Matricaria chamomilla) che alla camomilla romana (Anthemis nobilis) sono sconsigliate.
- Artiglio del diavolo, viene prescritto in caso di malattie infiammatorie articolari, come rimedio naturale per il trattamento di mal di testa, infiammazioni, mal di schiena, dolori cervicali, tendinite e artrite. L'artiglio del diavolo è controindicato in gravidanza per la sua possibile azione sulla muscolatura uterina.
- Ginseng, ha proprietà antiossidanti e antinfiammatorie, oltre che antidepressive, utile per stimolare la circolazione sanguigna e in caso di fisico debilitato, per ridurre il senso di stanchezza. Controindicato perchè potrebbe interferire con l'asse ipotalamo-ipofisi-surrene.
- Iperico, può essere usato pe depressione medio-lieve, usato insieme ad altre erbe medicinali se alla depressione si uniscono anche una componente ansiosa o disturbi del sonno. Stimola le contrazioni dell'utero e inibisce le monoamminoossidasi (MAOS).
- Ortica, pianta medicinale utilizzata in caso di malattie infiammatorie articolari, per anemia o carenza di ferro con particolare riferimento alle donne in età fertile. Viene inoltre consigliata per favorire la regolarità intestinale, ma non va bene in gravidanza perché stimola la muscolatura uterina.
- Schisandra è un antistress, supernutriente e un rimedio naturale universale dalla medicina tradizionale cinese. Aiutano a prevenire l'affaticamento mentale e migliorano la concentrazione al lavoro. Controindicata in gravidanza perché stimola le contrazioni uterine.
- Liquirizia, usata per lenire la gastrite e ulcera, chi soffre di ipertensione deve consumarla moderatamente poiché innalza la pressione sanguigna. La liquirizia è controindicata in gravidanza per via dei suoi effetti mineralo-corticoidi.
- Sedano è diuretico, depurativo e digestivo. Viene indicato in caso di nefropatie, come depuratore del sangue e come protettore del fegato, proprietà rimineralizzanti. Sotto forma di estratto, è controindicato in gravidanza poiché stimola le contrazioni uterine.
- Trifoglio, coadiuvante della terapia ormonale sostitutiva in menopausa, controindicato in gravidanza per via della sua attività simile a quella dei fitoestrogeni (agonista/antagoniste dei recettori per gli estrogeni), va evitato anche durante l'allattamento.
Nel 1 ° Trimestre, l'uso di erbe Medicinali e derivati, compreso quello dei prodotti erboristici, dovrebbe essere evitato o comunque limitato ai casi di effettiva necessità e su prescrizione medica.
Le Sostanze vegetali maggiormente rischiose sono gli oli essenziali, gli alcaloidi , sostanze ad altissima diffusibilità e dotate di basso indice terapeutico, quindi potenzialmente tossiche per l'embrione e il feto o attive sulla contrattilità uterina, quindi il rischio è l'aborto.
Inoltre caffeina e nicotina riducono fácilmente l 'irrorazione placentare e in gravidanza è controindicato il fumo e l'assunzione di di troppi caffè , cosi come di altre piante neuro /cardiostimolanti o neuro/ cardiotossiche (efedra, noce moscata , arancio amaro).
Controindicate soprattutto piante medicinali quali: China, Assenzio, Ruta , lassativi antrachinonici (Aloe , Cascara , Senna . ecc), Melograno, Chenopodio, Ginepro, Prezzemolo, Menta, Calamo aromatico, Cannella, Issopo , Salvia.
Occorre cautela anche con lo zenzero (contro nausea e vomito), sappiamo ormai che bisogna evitare i lassativi antrachinonici, quelli cioè che stimolano le contrazioni della muscolatura liscia dell'intestino (peristalsi), contrazioni che possono essere trasmesse anche alla muscolatura uterina e che possono compromettere il buon esito della gravidanza, o provocare danni al feto.
L'Aglio, così come altre piante che influenzano la coagulazione del sangue come Salice, Olmaria, Ginkgo, sono sconsigliate in gravidanza e allattamento, per l'attività antiaggregante piastrinica.
Durante l'allattamento, l'Aglio può conferire anche al latte materno un sapore e un odore poco graditi al neonato.
Il Carciofo e la Salvia hanno un'azione antigalattògena cioè inibiscono la secrezione lattea, per cui si devono sicuramente evitare durante l'allattamento.
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