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A Roma la prima gravidanza eterologa “tutta italiana” |
Gravidanza - Articoli |
Scritto da Letizia Perugia Martedì 11 Novembre 2014 14:42 |
Ora anche in Italia abbiamo un caso di fecondazione eterologa ottenuta tutta all'interno dei nostri confini: la donatrice e la ricevente provengono dal nostro paese, l'esito positivo della procedura è stato comunicato dal professor Ermanno Greco, Direttore Responsabile del Centro di Medicina della Riproduzione dell'European Hospital di Roma.
Greco ha diffuso un'immagine della visualizzazione del battito cardiaco fetale che è il parametro utilizzato scientificamente per dire che si è ottenuta una vera e propria gravidanza clinica.
Ha spiegato inoltre che questo successo dimostra come i centri Italiani siano in grado di operare in questo settore così delicato con la massima efficienza e la massima qualità e sicurezza per le pazienti. Il 21 luglio scorso altre tre gravidanze, delle quali però è stata mantenuta la privacy sono state annunciate da Filomena Gallo dell'associazione Coscioni.
Lo stesso giorno arrivò anche l'annuncio del ginecologo Severino Antinori in seguito al quale sono stati realizzati alcuni controlli da parte dei Nas nella struttura del medico.
Ad ottobre all'Ospedale Careggi di Firenze era stata eseguita la prima procedura di fecondazione eterologa in una struttura pubblica con seme acquisito da un istituto europeo.
Quanto fatto a Roma rappresenta però il primo caso interamente italiano. La gravidanza è stata ottenuta trasferendo un unico embrione proveniente da ovociti freschi e non ovociti congelati provenienti da banche straniere.
La fecondazione eterologa è una forma di procreazione medicalmente assistita in cui il seme maschile o l’ovulo femminile non appartiene a uno dei genitori ma a un donatore esterno alla coppia.
I medici indicano il ricorso alla fecondazione eterologa nei casi in cui venga riscontrata l’infertilità assoluta di uno dei due partner o nei casi in cui la procreazione è considerata estremamente remota.
Le tecniche utilizzate sono tre, anche se quella definita “di terzo livello” è ormai quasi inutilizzata perché troppo invasiva.
La tecnica di primo livello, meno complessa e per i casi più semplici, prevede l’inserimento nella cavità uterina del liquido seminale.
La tecnica di secondo livello, Fecondazione in Vitro con Embryo Transfert (Fivet), prevede che tre degli ovociti prelevati vengono posti su una piastra nella quale si versa una goccia di liquido seminale.
Se gli ovociti si fecondano, gli embrioni ottenuti, fino a un massimo di tre, vengono trasferiti nell’utero. Se l’inseminazione in vitro non si verifica, singoli spermatozoi vengono inseriti negli ovuli con una micro pipetta direttamente nell’ovulo.
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