Grazie al progetto 'Sistema di purificazione di cellule fetali per indagini prenatali precoci' finanziato dall'Assessorato alle attività produttive, la Fondazione Cutino in partnership con altri Enti nazionali, sta oggi portando avanti degli studi per applicare la celocentesi, dopo quella per la talassemia, anche per la diagnosi di patologie cromosomiche, come la Sindrome di Down.

I risultati forniti su questa tecnica si sono rivelati affidabili e decisivi: dopo 3 anni di studio su 111 gravidanze a rischio talassemia, sono state eseguite ben 232 diagnosi precoci per Talassemia. La celocentesi fornisce dunque risultati certi al 100% già dal 2° mese di gravidanza. Cosa non trascurabile, il fatto che il prelievo avviene senza perforare sacco amniotico e placenta, dunque senza più ago nel pancione e con ridotti rischi per il feto. 

I vantaggi di una diagnosi precoce sono dunque molteplici, non ultimo quello di intervenire tempestivamente anche in utero. Spiega Aurelio Maggio: "Anticipare i risultati al 2° mese consente di ricorrere all'interruzione volontaria di gravidanza e non all'aborto terapeutico, con un beneficio per la donna sia fisico che emotivo. Ma l'aborto non è la sola prospettiva. La diagnosi così precoce apre la strada a interventi terapeutici in utero. Questa è la direzione verso cui lavoriamo."

Questa tecnica rappresenta una eccellenza italiana di cui andare decisamente fieri. La celocentesi, eccellenza nel campo scientifico e medico per l'intero territorio nazionale, è eseguita infatti solo a Palermo presso l'Ematologia II diretta da Aurelio Maggio. Questo è motivo di orgoglio per la Fondazione Cutino e per i ricercatori impegnati presso il Campus di Ematologia.