Durante la gravidanza l'acne può peggiorare. I dermatologi dell'American Academy of dermatology consigliano di curarla con pomate o, se non bastano, con farmaci. Da evitare invece lo scrub e il laser. E' quanto è emerso  durante il 72esimo congresso nazionale dell'Aad.

Jonette Elizabeth Keri, docente di dermatologia e chirurgia cutanea alla University of Miami, in Florida, ha spiegato: "Se generalmente la pelle in gravidanza diventa più bella, l'acne pre esistente può peggiorare o possono comparire brufoli e cisti inaspettate e persistenti, sotto la spinta degli ormoni androgeni, che predispongono le future mamme al cattivo umore".

Il consiglio è quello di iniziare con creme topiche da banco, se non bastano si può passare a farmaci o fototerapia. Come dice l'esperta: "Ottimi risultati si ottengono con l'acido azelaico che attenua anche le iperpigmentazioni. Se le pomate non bastano si può ricorrere ad alcuni antibiotici per via orale come azitromicina, eritromivina cefalexina prescritti dal medico. Efficace anche la fototerapia a luce rossa e blu, mentre i laser vanno evitati".

 

Anche l'aumento del peso corporeo facilita la comparsa dei brufoli, ricorda l'Aad. Durante la gravidanza è bene lavare con cura la pelle con acqua tiepida e detergenti delicati, meglio se in schiuma.

Niente scrub o creme ad effetto peeling, contenenti particelle solide, perché infiammano la pelle. Applicare sempre uno schermo solare con Spf 30, i filtri più indicati sono quelli fisici, come zinco e titanio.

Se l'acne invece persiste anche dopo il parto, se si allatta, è bene consultare un dermatologo per la prescrizione di farmaci che non siano pericolosi per il piccolo.