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Quante ecografie si fanno in gravidanza? |
Gravidanza - Articoli |
Scritto da Maria Rea Venerdì 21 Marzo 2014 07:00 |
Grazie alle ecografie effettuate durante la gravidanza è possibile valutare con precisione lo sviluppo del nascituro. In genere il ginecologo raccomanda tre ecografie durante i nove mesi di gravidanza, una per ogni trimestre; però spesso prescrive dei controlli aggiuntivi per valutare probabili situazioni di rischio.
L'ecografia ha segnato un punto e a capo nel campo della diagnosi prenatale per la quantità e qualità delle informazioni che fornisce. Permette inoltre ai genitori di vedere e ascoltare il loro bambino molti mesi prima della nascita aiutandoli cosí nel difficile passaggio dalla vita di coppia all’arrivo del nascituro. Questo esame funziona grazie all’emissione di onde a ultrasuoni che riflettono sullo schermo dell’ecografo l’immagine degli organi e delle ossa che incontrano sula loro traiettoria; è una tecnica comoda, affidabile e soprattutto non invasiva.
L'ecografia del primo trimestre si svolge tra la settimana 11 e 13 di gravidanza e normalmente avviene per via vaginale. Il medico introduce delicatamente il traduttore, coperto da una guaina di silicone o caucciù, per poter vedere direttamente l’utero e ottenere l’immagine dei primi momenti della gravidanza. In questa ecografia il medico conferma se c’è una gravidanza in atto e se l’embrione è ubicato correttamente; misurerà inoltre la traslucenza nucale per valutare un possibile rischio di anomalie cromosomiche. I genitori invece vedono un “ranocchietto” che misura tra i 4 e gli 8 centimetri e possono distinguere l’addome, la testa, il cuore e la vescica e sentire il battito del suo cuoricino.
Tra la settimana 18 e 22 di gravidanza viene effettuata la seconda ecografia programmata, anche detta morfologica, perché durante questa prova il medico misura e analizza nel dettaglio la struttura morfologica e la crescita del feto. Attraverso lo schermo dell’ecografo il medico misura il femore del feto per valutare i percentili di crescita e scartare eventuali malformazioni o ritardi dello sviluppo; valuta anche la quantità del liquido amniotico e le caratteristiche del cordone ombelicale. Se la posizione del feto lo permette in questa ecografia si identifica di solito anche il sesso del nascituro. Nel secondo trimestre si possono già distinguere facilmente tutti gli organi del feto e vederlo muoversi agilmente all’interno del liquido amniotico. Tra la settimana 32 e la 36 di gravidanza si effettua la terza ecografia e nella maggior parte dei casi è l'ultima occasione che hanno i genitori per vedere il loro bimbo prima che nasca. Il medico deve valutare il peso approssimato del nascituro, la posizione della placenta e del cordone ombelicale e misurare la quantità di liquido amniotico. Tutti questi elementi sono fondamentali per valutare eventuali fattori di rischio che potrebbero presentarsi al momento del parto. I genitori invece vedono le ultime immagini prima di poter finalmente abbracciare il loro bimbo. L'immagine non sarà cosí nitida come nell'ecografia morfologica, a causa delle dimensioni sempre maggiori del bebé. |
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