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Le donne incinte non rischiano con cani e gatti in casa, polemica sulle affermazioni di Luciano Onder |
Gravidanza - Articoli |
Scritto da Letizia Perugia Venerdì 22 Novembre 2013 14:45 |
La Federazione Nazionale Ordini Veterinari Italiani scende in campo contro la trasmissione "I fatti vostri" in onda su Rai2: non è vero che le donne in gravidanza dovrebbero allontanare da casa cani e gatti.
Nel corso di una puntata Luciando Onder, ha consigliato alle donne in gravidanza l'allontanamento di cani e gatti per tutelarsi dalla toxoplasmosi, la Federazione fa sapere che la toxoplasmosi non può essere trasmessa dai cani, è possibile contrarla mangiando verdure infette, non lavate ed alimenti crudi infetti di origine animale, oppure ancora ingerendo frammenti di feci di gatto infette e maturate in certe condizioni ambientali.
Gaetano Penocchio, presidente nazionale di Fnovi ha spiegato che in un Paese normale, ognuno dovrebbe fare, e bene, il proprio lavoro non quello di altri. Essere poco competenti non è una colpa, colpevole è dargli voce e passarli per esperti. Luciano Onder non è un medico veterinario e per parlare di questioni medico scientifiche sarebbe stato bene rivolgersi a un medico o ad un veterinario. La Fnovi si è dichiarata disponibile a fare chiarezza sul tema e vuole una rettifica da parte della Rai che smentisca le notizie inesatte espresse da Luciano Onder.
Questo è stato un gravissimo episodio di disinformazione che, reiterando luoghi comuni privi di qualsiasi fondamento scientifico, potrebbe causare un incremento degli abbandoni di cani e gatti e generare inutili quanto pericolosi comportamenti, questa è la posizione dell'Enpa (Ente nazionale protezione animali), in merito alle dichiarazioni rilasciate dal giornalista Luciano Onder.
Onder ha infatti consigliato ad una donna che sogna di diventare mamma di separarsi dai propri animali d'affezione per evitare di contrarre la toxoplasmosi durante la gravidanza.
Su questo argomento sarebbe stato opportuno consultare i medici veterinari, i quali, per il ruolo professionale, rappresentano le persone più titolate ad esprimersi nel merito.
L'Enpa ha dichiarato che da un punto di vista prettamente statistico, per una gestante potrebbe essere molto più rischioso mangiare una bistecca che accarezzare il proprio gatto.
Marco Melosi, presidente dell’associazione dei veterinari, spiega che è un vecchio retaggio quello del gatto come rischio per la gravidanza, ormai i meccanismi di trasmissione della toxoplasmosi sono stati capiti meglio.
Il toxoplasma è un parassita dei gatti e viene eliminato attraverso le feci in forma di ovocisti, che contaminano l’ambiente esterno.
Mangiare alimenti contaminati da ovocisti, nei primi tre mesi di gravidanza, può portare all’aborto ed è importante che la donna non li ingerisca, ma il problema, non è il gatto domestico.
Il vero rischio sono le verdure non lavate o gli alimenti crudi, la carne soprattutto. Il gatto casalingo si nutre di crocchette o scatolette, difficilmente contrae il toxoplasma.
Per togliere dubbi, si possono comunque fare analisi del sangue sia alla mamma che al gatto. La cosa più grave che ha detto Onder è quella di allontanare gli animali domestici: è puro allarmismo, un messaggio scorretto sia dal punto di vista medico che del rapporto uomo-animale.
Luciano Onder ha replicato dichiarando che se una donna che progetta una gravidanza fa le analisi e scopre di non aver mai avuto la toxoplasmosi, deve prendere le sue precauzioni. Oltre a non mangiare carne cruda e lavare bene frutta e verdura, deve stare estremamente attenta a cani e gatti: sono veicoli, come gli altri mammiferi, basta prendere un qualsiasi libro di ginecologia per saperlo.
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