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Rimane incinta dopo il cancro alle ovaie con tessuto ovarico nell’addome |
Gravidanza - Articoli |
Scritto da Letizia Perugia
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![]() Un team di scienziati australiani è riuscito a ottenere la gravidanza dal tessuto ovarico trapiantato nell’addome della ragazza che ha ricevuto il trattamento e ora è incinta di due gemelli (è entrata nella 25esima settimana di gravidanza).
La tecnica usata, è stata messa in pratica dall'Istituto di fecondazione in vitro di Melbourne ed è è stata presentata durante la conferenza della Fertility Society of Australia. La tecnica è stata illustrata da Kate Stern, direttrice del Servizio di preservazione della fertilità dell'Istituto di fecondazione in vitro (Ivf) di Melbourne.
I ricercatori del centro avevano prelevato in laparoscopia, conservato e congelato il tessuto ovarico prima che la ragazza iniziasse il trattamento contro il cancro e sette anni dopo gli specialisti dell'ospedale maggiore della città lo hanno innestato nella parete addominale.
Due ovuli sono cresciuti con successo e sono stati raccolti, fecondati in vitro e inseriti nell'utero della giovane. Kate Stern ha dichiarato che il tessuto ovarico può sopravvivere e funzionare normalmente fuori del suo ambiente naturale e la procedura offre alle pazienti di cancro la speranza di concepire.
L'ospedale maggiore di Melbourne intende ora sviluppare un centro di emergenza per prelevare e conservare campioni di tessuto da donne giovani che soffrono di condizioni come il cancro ovarico, prima che il trattamento le renda infeconde.
L'Auto trapianto è una rivoluzione nei trattamenti di fecondità e la procedura offre alle pazienti di cancro la speranza di concepire: il suo stesso tessuto le è stato trapiantato nell'addome ed è stato capace di generare ovociti, che sono poi stati prelevati, fecondati in vitro e re-impiantati nell'utero della paziente.
L'ospedale maggiore di Melbourne intende ora sviluppare un centro di emergenza per prelevare e conservare campioni di tessuto da donne giovani che soffrono di condizioni come il cancro ovarico, prima che il trattamento le renda infeconde.
La notizia della nuova tecnica è rimbalzata sui media anglosassoni, che la definiscono come potenzialmente rivoluzionaria contro l'infertilità conseguente ai tumori: consente alle donne di conservare campioni di tessuto ovarico e di utilizzarli in un secondo momento, terminate le cure.
Il sistema è stato sperimentato su una ventina di pazienti in tutto il mondo, ma quello australiano è il primo caso di successo in cui il tessuto viene sistemato in una zona diversa del corpo.
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