Aumentare di peso precocemente durante la gravidanza causa una maggiore probabilità che il bambino nasca più pesante e più grasso del normale. Secondo quanto affermato da una ricerca canadese, il problema del sovrappeso e dell'obesità che interessa troppi bambini, può avere origini intrauterine.

 

Se la mamma tende a ingrassare troppo presto ha tre volte più probabilità di partorire un bambino con alto peso alla nascita e più grasso del normale. Lo studio ha visto coinvolto 172 donne in gravidanza che sono state seguite per osservarne l’andamento del peso: coloro che avevano preso un peso eccessivo durante la prima metà della gravidanza hanno dato alla luce bambini più pesanti, più lunghi e con più grasso corporeo. 

 

 

Questo dato è stato confrontato con i bambini delle donne che non hanno guadagnato più peso o lo hanno messo su in un secondo momento della gravidanza.

 

Le partecipanti erano tutte sane, non-fumatrici, con un indice di massa corporea (BMI) di almeno 18,5 nel periodo tra le 16 e le 20 settimane di gravidanza. 

 

Un BMI di questo valore è considerato medio, tenuto conto che al di sotto si è ritenuti troppo magri e al di sopra di 25, in sovrappeso.

 

 

La dottoressa Margie Davenport, coautrice dello studio, ha spiegato quanto sia  importante educare le donne incinte sui pericoli dell’eccessivo aumento di peso. In particolare durante i primi mesi della gravidanza. 

 

Inoltre, è importante far comprendere come sia fondamentale seguire una dieta corretta e sana e fare adeguato esercizio fisico. Le donne incinte e gli operatori sanitari, come spiega ancora Davenport, devono essere consapevoli di quanto riportato nelle linee guida circa l’aumento di peso in gravidanza.

 

Queste indicazioni devono essere seguite per costruire le basi per una gravidanza sana e un bambino in buona salute.

 

I risultati completi dello studio, pubblicati sulla rivista "Obstetrics and Gynecology", mostrano che un aumento di peso durante le prime fasi della gravidanza è deleterio per la mamma e per il bambino, poiché lo predispone potenzialmente all’obesità.