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Gravidanza: il 41% delle neo-mamme è over 35 e il 58% non ha effettuato indagini preliminari |
Gravidanza - Articoli |
Scritto da Letizia Perugia Venerdì 29 Marzo 2013 09:07 |
Uno studio condotto in sette Ospedali italiani sui fattori di rischio preconcezionale mostra che il 41% delle neo-mamme è over 35, e solo il 28% assumeva acido folico prima della gravidanza. In Italia, ogni ora, nascono più di dieci bambini prematuri o con difetti congeniti, circa 250 al giorno, 90 mila ogni anno. Si potrebbe fare molto per prevenire questi problemi, che possono essere anche molto gravi, ma è indispensabile maggiore consapevolezza da parte sia dei futuri genitori sia degli operatori sanitari.
Per questo motivo l'International Centre on birth defects and prematurity (Icbd), centro collaborativo dell'Organizzazione Mondiale della Sanità, ha promosso nei mesi di aprile e maggio una serie di iniziative con lo scopo di promuovere tutte le misure di prevenzione. Si consigliano i futuri genitori e si informano sulle patologie che si possono evitare con alcune semplici regole. Ad esempio, che le donne assumano ogni giorno 0,4 milligrammi di acido folico per tutta la loro vita riproduttiva e non solo durante la gravidanza. L'acido folico (vitamina B9) aiuta infatti a costruire le nuove cellule dell'embrione, permette di ridurre fino al 70% il rischio di gravi malformazioni e contribuisce a ridurre il rischio di cardiopatie e labioschisi (il "labbro leporino"). Icbd, Alessandra Lisi International Centre on Birth Defects and Prematurity, Centro collaborativo dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms), ha presentato a Roma nelle sede Unicef, "il mese della prevenzione dei difetti congeniti e della prematurità". L'obiettivo è mettere in luce la salute riproduttiva e preconcezionale attraverso una serie di iniziative informative. Gli esperti invitano a partecipare agli eventi Icbd, in programma in tutta Italia e a visitare i siti internet, dove sono indicate tutte le misure di prevenzione, i consigli per il futuro padre e la futura madre e le patologie che si possono prevenire seguendo semplici regole. Sul sito è pubblicato anche il programma degli eventi che sarà aggiornato con nuove date, oltre a quelle già concordate, nei prossimi giorni. L'organizzazione di incontri in diverse realtà italiane serve a diffondere informazioni, perché molti difetti congeniti sono favoriti da fattori di rischio modificabili, attraverso interventi di prevenzione primaria, per ora sono circa 15 gli incontri in programma. Secondo uno studio, presentato a Roma da Icbd, solo poco più di una donna su quattro (il 28%) era abituata ad assumerle acido folico prima dell'inizio della gravidanza. Lo studio coordinato da Icbd è stato realizzato in sette strutture (Verbania, Fidenza, Genova, Pisa, Roma Fatebenefratelli, Roma Santo Spirito e Benevento) intervistando 2.212 donne. Neo-mamme sempre più "mature": i risultati mostrano che il 41% delle partorienti ha un'età media ormai sopra i 35 anni, le più giovani sono le mamme di Benevento, dove solo il 34% è over 35. Sono stati rilevati anche il titolo di studio, la nazionalità e l'occupazione: il 15% delle madri ha la licenza media, il 15% sono straniere, il 13% non lavora né studia. Meno della metà (il 42%) delle future madri ha effettuato visite mediche nell'anno precedente alla gravidanza per chiedere consigli o per farsi prescrivere esami, medicine o vitamine in vista della maternità. Il 65% delle donne ha deciso di pianificare, con i valori più alti a Genova (76% del totale) e il minimo a Benevento con il 52%. L'acido folico va assunto durante l'età fertile, per essere sicuri che tutte le donne al momento del concepimento ne abbiano una buona scorta nel proprio organismo, ma solo il 28% delle mamme indagate era abituata ad assumerlo prima dell'inizio della gravidanza. Gli ospedali dove si sono registrati i dati migliori sono stati quelli di Genova e il Santo Spirito di Roma. Quelli più bassi a Benevento con il 13% dei casi. Lo studio dell'Icbd ha evidenziato anche l'allarmante frequenza di altri fattori di rischio nelle neo-mamme: il 27% era fumatrice prima di rimanere incinta (minimo 23% a Genova, massimo 33% a Pisa), il 19% in sovrappeso (con un punta del 32% a Benevento) e il 26% assumeva farmaci nel primo trimestre di gravidanza. Pierpaolo Mastroiacovo, direttore Icbd ha dichiarato che dobbiamo darci tutti da fare, ciascuno nel proprio ambito, per divulgare con forza alcune regole di salute che possono contribuire a far nascere più bambini sani e con una salute più robusta. Approfondimenti: Sito iniziative di prevenzione ed eventi del mese della prevenzione, Sito di informazioni per futuri genitori |
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