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Roma: trovato feto nel cestino di un bar a Circo Massimo |
Gravidanza - Articoli |
Scritto da Tatta Bis Giovedì 21 Marzo 2013 09:49 |
Un feto di pochi mesi è stato gettato nel cestino di un bagno all'interno di un bar nel centro di Roma. La macabra scoperta risale a ieri sera in un locale di via del Circo Massimo. La scoperta è stata fatta nel bar poco prima della chiusura. Si tratta di un feto partorito prematuramente, sul posto sono al lavoro i carabinieri della compagnia Roma centro mentre è in corso un primo esame da parte del medico legale.
La notizia del ritrovamento del corpicino senza vita di un feto abbandonato in un cestino dei rifiuti in un bar desta orrore, afferma il sindaco di Roma, Gianni Alemanno. Aggiunge poi che esistono molteplici possibilità di partorire in anonimato e sicurezza e, per coloro i quali non avessero mezzi o l'intenzione di crescere un figlio, di affidare una vita alle cure e alle attenzioni delle strutture sanitarie e di volontariato. In questi casi, un gesto d'amore è dare a una nuova vita la possibilità di vivere. Il corpicino, della grandezza di un pugno, è stato trovato nel bagno da un dipendente del bistrot "GustoMassimo". Il feto di pochi mesi, è stato ritrovato mercoledì attorno alle 17.30 nel cestino dei rifiuti del bagno del bar in via del Circo Massimo, a Roma. A fare la macabra scoperta è stato un dipendente, che ha avvertito uno dei due proprietari. Questi, a sua volta, ha allertato il 112. Il feto, lungo dieci centimetri, era avvolto in un fazzoletto. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della compagnia Roma centro, che ora cercano la madre. Potrebbe essere una ragazza sui 25 anni dell'Europa dell'est, alta circa un metro e 60, che è entrata nel bar verso le 16 e ha chiesto di andare in bagno. Il bar non ha telecamere, ma i militari esamineranno quelle della vicina stazione della metropolitana. Non è chiaro, in ogni caso, se la madre ha partorito nella toilette del bistrot oppure altrove, ed è entrata nel locale solo per disfarsi del corpicino. Il teatro della vicenda ancora una volta non è un ospedale, ma le quattro mura anonime di una semplice toilette. Il ritrovamento di ieri, fra l'altro, è solo l'ultimo di una serie di episodi avvenuti negli ultimi tempi nella Capitale, che hanno sconvolto la città. Lo scorso 28 febbraio una romana disoccupata di 25 anni, dopo avere partorito da sola in casa, aveva nascosto il neonato in borsa ed era uscita in strada persino dandosi appuntamento con un'amica per un aperitivo. Colta da un malore, era salita su un autobus ed era andata all'Ospedale San Camillo a causa di una emorragia, ma, prima di entrare al pronto soccorso, aveva gettato il figlio in un cassonetto dell'ospedale. È stata arrestata per infanticidio. Solo un paio di giorni fa, invece, una cittadina romena di 20 anni è stata rintracciata e arrestata nel suo paese dalla polizia italiana per aver abbandonato il bimbo appena partorito, alla vigilia di Capodanno, all'interno di un water di un McDonald's di Roma. Sempre due giorni fa, ma a Milano, un feto umano è stato trovato in una cella frigorifera nel dipartimento di Biotecnologia dell'Università Bicocca. |
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