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Gravidanza: l'acido folico riduce il rischio di autismo |
Gravidanza - Articoli |
Scritto da Tatta Bis Mercoledì 13 Febbraio 2013 12:24 |
L'acido folico o acido pteroil (mono) glutammico o vitamina M o vitamina B9 o folacina, se assunto già dalle prime settimane di gestazione, consente una riduzione del 40% delle possibilità che il feto sviluppi l'autismo.
Assumere integratori di acido folico nelle primissime settimane di gravidanza può ridurre il rischio che il nascituro soffra di autismo e questo lo dimostra uno studio della Columbia University pubblicato sul Journal of the American Medical Association. La ricerca ha preso in considerazione oltre 85 mila bambini negli ultimi 10 anni e ha analizzato i dati sul tipo di integratori alimentari assunti in gravidanza dalla mamma e in quale fase della gestazione. L'acido folico prende il nome dal latino: folium ossia foglia, venne scoperto nel 1939 dopo una serie di studi sulla terapia di una forma di anemia nei polli provocata artificialmente. Questa sostanza fu prima isolata dal fegato e dai vegetali e venne chiamata fattore di Wills dal nome della sua scopritrice, successivamente venne caratterizzata chimicamente e si vide che era un fattore di crescita per lo sviluppo di alcuni microrganismi in terreni di coltura. Non è quindi attivo ma è il precursore della forma attiva: il tetraidrofolato (si tratta quindi di un profarmaco). L'acido folico, unica forma attiva dei folati alimentari assorbita dall'organismo, è una vitamina idrosolubile del gruppo B necessaria per tutte le reazioni di sintesi, riparazione e metilazione del DNA. Utile inoltre per il metabolismo dell'omocisteina (rimetilazione), e di altre importanti reazioni biochimiche, specialmente quando sono implicati intensi periodi di divisione cellulare in caso di crescita rapida. Per questo motivo sia i bambini sia gli adulti necessitano di acido folico per produrre normalmente i globuli rossi e prevenire forme di anemia. L'acido folico è usato in gravidanza per prevenire una grave malformazione dello sviluppo, la spina bifida (tremenda anomalia dello sviluppo). Gli esperti hanno monitorato il campione di bambini per alcuni anni e diagnosticato 270 casi di autismo e malattie affini. I risultati mostrano che i figli delle donne che avevano assunto acido folico all'inizio della gravidanza (tra quarta e ottava settimana) avevano un rischio di autismo ridotto del 40%. L'Acido folico si trova nell'Aloe ad esempio, e rappresenta un fondamentale supplemento per i vegetariani. Trattandosi di un prodotto che interviene nella disintossicazione dell'organismo, l'utilizzo in gravidanza dopo l'ottava settimana di gestazione deve essere supportato dal consulto medico. |
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