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Nuove linee guida per il parto cesareo |
Gravidanza - Articoli |
Scritto da Carmela Pelaia Mercoledì 08 Febbraio 2012 10:40 |
Troppi tagli cesarei in Italia: secondo i dati dell' OMS il nostro Paese è il primo in Europa per il parto cesareo, se pur con evidenti differenze tra nord e sud e tra strutture pubbliche e private, ma nettamente al di sopra della media. Le nuove Linee guida sono rivolte ai professionisti del settore, ma ampiamente divulgate anche alle donne in gravidanza e all'opinione pubblica, considerando che nell'ultimo ventennio c'è stata troppa tolleranza sull'uso indiscriminato di questi interventi. Dagli anni 90 c'è stata la convinzione tra le donne in gravidanza che il cesareo fosse un intervento fortunato e veloce, in grado di eliminare la sofferenza e la lunga attesa del parto naturale e, complici anche certe aziende ospedaliere, addirittura a farne richiesta esplicita programmandolo. Il Sistema Nazionale per le linee guida dell'Istituto Superiore di Sanità (SNLG-ISS) è intervenuto nuovamente dopo appena due anni dalla prima guida, con un documento sull'appropriatezza del taglio cesareo programmato e d'urgenza. Vi sono 4 casi in cui bisogna ricorrere al cesareo: quando a fine gravidanza il feto è ancora in posizione podalica nonostante le manovre esterne del medico; quando la placenta copre interamente o parzialmente il passaggio del feto nel canale del parto (placenta previa); quando la madre soffre di diabete e il peso stimato del bambino supera i 4 chili e mezzo; quando sussiste il pericolo di trasmissione di alcune malattie come l'Herpes, l'epatite B e C o l'Hiv; inoltre il caso di gravidanza gemellare è da valutare di volta in volta. Il taglio cesareo programmato, in assenza di altre complicazioni, non deve essere eseguito prima della 39esima settimana per evitare rischi per la salute del bambino ed è raccomandabile anche discutere con i professionisti sanitari la scelta dell'ospedale di riferimento per affrontare eventuali emergenze. Insomma bisogna smettere di credere che il parto cesareo sia il modo più facile per far nascere i bambini, è assolutamente indicato quando è indispensabile, ma "se non vi sono controindicazioni, il parto naturale è sempre preferibile per il benessere sia della donna sia del bambino". |
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