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L’aborto clandestino è una delle principali cause di morte tra le donne |
Gravidanza - Articoli |
Scritto da Maria Ida Longo Venerdì 20 Gennaio 2012 13:19 |
Tramite i medici di strada volontari del Naga di Milano, abbiamo visto che il più alto numero di aborti in Italia è tra le donne rom, spesso, spose bambine che già a 13 anni concepiscono il primo figlio e spesso all'età di 14 hanno già avuto un aborto a causa delle loro precarie condizioni di via e di salute: secondo l'Oms (Organizzazione mondiale della Sanità), che ha preso in esame circa 28 paesi, il tasso di aborti a livello mondiale sembra essere rimasto stabile nei 13 anni presi in esame, il problema però è quello della clandestinità, ovvero, interruzione di gravidanza in strutture non idonee che hanno causato un aumento di decessi tra le donne a causa di infezioni ed emorragie.
Quest'analisi è stata pubblicata dalla prestigiosa rivista scientifica inglese The Lancet e prende in esame i dati sugli aborti dal 1995 al 2008: ogni mille donne, sono 28 i casi di aborto clandestino all'anno e pare che questo numero tende a salire vertiginosamente. Questo tipo di problema lo troviamo soprattutto nei paesi sottosviluppati o in quelli che hanno leggi sull'aborto molto restrittive, in Africa ad esempio i casi di interruzione di gravidanza, senza un'adeguata assistenza clinica, medica o sanitaria, risultano essere il 97%. A seguire questa percentuale tristemente sbalorditiva c'è anche quella dell'America Latina, che vanta il 95% dei casi, in Asia il 40%, il 15% in Oceania e il 9% in Europa: purtroppo questi numeri sono anche più elevati di quanto riportato, questo perché, soprattutto nei paesi dove l'aborto è vietato, è difficile registrare i dati esatti, quindi gli esperti si sono basati solo su ricerche e statistiche ufficiali. |
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