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Mangiare pesce in gravidanza aumenta le capacità mentalià dei nascituri |
Gravidanza - Articoli |
Scritto da Angela Messina Giovedì 12 Gennaio 2012 10:21 |
I benefici di un'alimentazione in cui il pesce è presente in larga misura li conosciamo già, ma da alcune ricerche emerge anche che mangiare pesce in gravidanza può migliorare le capacità mentali dei bambini.
I benefici in gravidanza riguardano anche la possibilità che questo alimento ci dà di mantenere il peso e l'azione positiva degli Omega 3 contro la depressione post partum. La conferma dei suoi benefici sul feto arriva da uno studio, promosso dall'Unione Europea, dal titolo NUTRIMENTHE (Effect on diet on the mental performance of children); secondo gli studiosi l’acido decosaesaenoico (DHA), presente in grandi quantità nel pesce, contribuisce allo sviluppo cerebrale e allo sviluppo della vista dei neonati, soprattutto se allattati al seno. Il DHA, infatti, è un elemento importante per lo sviluppo cellulare delle membrane del cervello, pertanto il consumo di pesce ricco di questa componente potenzia le capacità intellettive del bambino. Per arrivare a questa conclusione, gli studiosi hanno monitorato lo stato di salute di oltre 2000 donne in gravidanza, effettuando prelievi di sangue materno e somministrando al nascituro omega 3 e omega 6 attraverso il cordone ombelicale (trasferimento placentale). Il progetto, che è ancora in atto e si concluderà nel 2013, ha quindi il fine di scoprire il che modo ci sia questa correlazione tra consumo di pesce in gravidanza e quoziente intellettivo del bambino, indagando proprio gli effetti sul nascituro dei livello di DHA presenti nel sangue della mamma. Per il momento gli studiosi sembrano ottimisti. Per i bambini, inoltre, assorbire omega 3 attraverso il pesce (sgombro, tonno, salmone) e altri cibi consumati dalla mamma durante i nove mesi di gestazione, come noci, semi di lino e zucca, è fondamentale anche per rafforzare il sistema immunitario e difendersi dalle allergie. Secondo un altro studio recente, infatti, un adeguato apporto di acidi grassi polinsaturi rende le pareti dell’intestino più permeabili al passaggio delle sostanze alimentari, rendendolo più forte e in grado di difendersi dalle allergie anche nel corso della vita. Secondo i dati, le donne in gravidanza mangiano in realtà una quantità limitata di pesce soprattutto per il timore di agenti inquinanti all'interno della carne, ma stando alle conclusioni degli esperti riuniti nella consueta conferenza della Royal Society of Medicine, il rapporto costi-benefici è a vantaggio di questi ultimi, come spiega Jack Winkler della London Metropolitan University: “ci sono evidenze scientifiche che nelle donne che mangiano più pesce di quanto consigliato non ci sono problemi di salute ma le performance cerebrali dei figli aumentano”. Uno studio in particolare, presentato durante la conferenza, sottolinea il rischio di Sindrome da deficit di attenzione e iperattività (ADHD) conseguente a una dieta carente di acidi Omega 3. “Le future mamme che vogliono avere figli molto intelligenti non dovrebbero farsi mancare il pesce nella dieta durante la gravidanza”. Lo afferma anche la neuropsichiatria infantile Chiara Scarpa. A rischio sono soprattutto i bambini prematuri che alla nascita sono biochimicamente deficienti in acidi grassi Omega 3 a catena lunga (DHA in sigla) contenuti nel pesce. Dal confronto di quantità di pesce mangiata da madri incinte con lo sviluppo del cervello dei loro bambini fino all’età di otto anni, è risultato che i figli delle donne che hanno mangiato più prodotti di mare di quelli consigliati dalle linee guida statunitensi hanno sviluppato capacità motorie più avanzate, migliori abilità comunicative e di socializzazione sin da piccoli e si sono distinti anche per avere comportamenti sociali positivi. All’età di otto anni, poi, hanno raggiunto un ottimo livello di comunicazione verbale. Inoltre, i bambini alimentati con una dieta ricca in Omega 3 hanno performance scolastiche migliori rispetto ad altri alunni. |
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