Il dibattito è stato animato da mille polemiche, da obiezioni scientifiche e molte di coscienza, ma alla fine la pillola dei 5 giorni dopo l'ha spuntata, e sarà presto disponibile in farmacia, al prezzo di 35 euro.

EllaOne, questa pillola, è un anticoncezionale come la pillola del giorno dopo, ma il suo raggio di azione è stato esteso fino alle 120 ore dopo il rapporto. In quanto tale, quindi, la pillola, se la fecondazione è già avvenuta, non funzionerà. 

Il decreto che da il via libera alla vendita del farmaco, dopo due anni e tre mesi di test e valutazioni dell'Aifa, l'Agenzia del farmaco, verrà inserito oggi in Gazzetta Ufficiale.

In Italia, comunque, per dare una risposta concreta a tutti quelli che accusano la pillola di essere abortiva, sarà obbligatorio fare il test di gravidanza, prima di assumerla. Una decisione che, però, ha sollevato nuove polemiche, tra i medici che sostengono e approvano questo metodo. Secondo questi, infatti, il test riuscirà solo a scoraggiare le donne, tanto che in nessuno degli altri 21 paesi dove la pillola è già in vendita esistono regole di questo tipo.

La normativa, però, sembra non essere chiara: si parla di analisi del sangue che, visti i tempi standard di attesa dei risultati, escluderebbero comunque l'uso della pillola. L'accertamento del dosaggio della beta HCG, secondo i responsabili della Hra Pharma, produttori della pillola, e i medici ginecologi, è fattibile anche utilizzando i comuni test di gravidanza reperibili in farmacia, con un notevole risparmio di tempo e di soldi. 

Non è escluso che la vicenda finirà in tribunale, viste le contraddizioni insite nella  norma. L'esame del sangue non è compatibile con i tempi necessari per la contraccezione, hanno spiegato i ginecologi, e non è nemmeno provato che la pillola, se presa a fecondazione già avvenuta, possa far male.