Da una ricerca dell'Università della California a San Francisco (USA), diretta dalla professoressa Tracey Woodruff e pubblicata su "Environmental Health Perspectives", emerge che durante la gravidanza, nel corpo della gestante sono presenti 163 sostanze chimiche diverse, alcune delle quali tossiche e quindi pericolose per la salute.

Lo studio è stato condotto su un campione di 268 donne in gravidanza tra il 2003 e il 2004: le analisi fatte hanno esaminato una per una le sostanze presenti, rivelando che in quasi tutte le donne sottoposte ad analisi c'erano presenti le sostanze tossiche, quali: bifenili policlorurati, pesticidi organoclorurati (di cui il DDT), composti perfluorinati (PFC) che si trovano nel teflon usato per rivestire le padelle antiaderenti, ftalati che compongono la plastica, idrocarburi policiclici aromatici (IPA) e perclorato.

Inoltre, sono state trovate tracce anche di eteri di difenile polibromurato (PBDE), di composti usati come ritardanti di fiamma e attualmente vietati in diversi stati ma quello che preoccupa di più e la presenza di bisfenolo A (o BPA), che è stato trovato in ben il 96% delle donne studiate.

Com'è già noto, il bisfenolo A è utilizzato nella produzione della plastica e soprattutto nei biberon dei bambini: su questo argomento abbiamo prestato la nostra attenzione qualche mese fa, in quanto, a causa della pericolosità di questa sostanza, l'Unione Europea aveva vietato la vendita dei biberon che contenevano nella loro struttura questo elemento.

Ma gli studi sul bisfenolo A sono stati numerosi in quanto, può causare diversi problemi di salute sia alla donna che al nascituro, tra i quali deficit nello sviluppo cerebrale e un maggiore rischio di sviluppare il cancro.

Quindi un appello accorato viene fatto a tutte le donne in gravidanza: ovvero fare attenzione a quali sostanze e prodotti vengono utilizzati durante questo delicato periodo, il rischio sarebbe causare problemi non solo a se stesse ma anche al nascituro.

Fonte: Asca