È brasiliana ed è affetta da acondroplasia, una rara forma di nanismo ereditario che colpisce solo gli arti, ma questo non ha impedito alla trentasettenne Maria do Socorro Gomes di soddisfare il suo desiderio di maternità.

La sua è stata una gravidanza piena di difficoltà, ma ora è raggiante quando prende in braccio Abner, il bimbo che ha voluto con tutte le sue forze. Il suo corpo gracile (pesa solo 26 chili per 79 centimetri) l'ha costretta a letto e a sottoporsi a frequenti controlli per quasi tutto il periodo, ed era impossibilitata ad alzarsi soprattutto a causa della mancanza di equilibrio e delle sue gambe particolarmente corte.

Le gestanti che fumano marijuana ostacolano il corretto sviluppo fetale delle loro creature: se la crescita è rallentata il bimbo nascerà con una circonferenza cranica inferiore alla media, e tale caratteristica si relaziona a problemi comportamentali dell'infanzia.

Quanto appena detto è il risultato di uno studio condotto da dei ricercatori dell'University Medical Center di Rotterdam, e pubblicato sulla rivista Journal of the American Academy of Child and Adolescent Psychiatry, che hanno seguito la gravidanza di circa 7000 donne.

I nove mesi della gravidanza vedono la futura mamma presa da un vortice di emozioni e cambiamenti. Ogni mese porta novità e la gestante vede il suo corpo cambiare. Queste modifiche, vengono accolte con grande gioia ma anche come non riconoscimento del proprio corpo, con le paure crescenti sul ritornare dopo il parto alla propria forma fisica o meno.

E quando a rimanere incinta è una celebrità, che basa molto anche sul proprio aspetto fisico e su una fisicità riconosciuta dal proprio pubblico televisivo? Non sempre è facile, soprattutto se vista con gli occhi delle persone che la circondano. Su Donna Moderna si è confidata Vanessa Incontrata dopo un anno e mezzo dalla nascita della figlia.

Che ascoltare la musica in gravidanza facesse bene ai nascituri è cosa risaputa da anni: stava poi alla fantasia delle future mamme l'ingegnarsi come far arrivare al meglio le note.

Ora  è arrivata in loro soccorso quella che, se non è la soluzione definitiva a questo dilemma, sicuramente ci si avvicina più di tutte le altre: l'americana Nuvo mette in commercio il suo "Ritmo Advanced Pregnancy Sound System".

In quasi tutti gli ospedali è di rigore non far mangiare la futura mamma durante il travaglio, anche se questo durare molte ore e lo stare a stomaco vuoto può innervosire e stancare ulteriormente la partoriente.

Ma ecco che arriva una rivalutazione della questione da parte dei medici che emettono un nuovo verdetto: durante l'ultima fase della gravidanza si può sia mangiare che bere, sempre che non ci siano complicazioni che fanno presupporre un parto con anestesia totale.