Da una ricerca della Cornell University, diretta dal professor Dale Baumann e pubblicata sul "Journal of Dairy Science" è emerso che non esiste nessuna differenza tra il latte biologico e quello tradizionale.

Gli esperti spiegano che, le insidie della pubblicità, portano i consumatori a credere che esistano differenze significative tra il latte tradizionale e quello rBST-Free, prodotto cioè senza l'utilizzo di un ormone (somatotropina bovina ricombinante) che serve ad aumentare la lattazione delle mucche.

Inoltre la stragrande maggioranza dei consumatori si limita a leggere sulle etichette delle confezioni, credendo che alcuni tipi con etichette particolari e privi delle stesse abbiano qualità nutrizionali minori.

Valutando tutto ciò, gli scienziati hanno così messo sotto esame 292 tipi di latte, valutandone il potenziale nutrizionale e la composizione in acidi grassi.

Secondo il team di studiosi, i prodotti presentano solo differenze statisticamente significative tra il profilo degli acidi grassi del latte biologico e convenzionale, ma nessuno di queste differenze è stata considerata rilevante.

In conclusione quindi si è giunti ad un verdetto che, indicherebbe come per valutare la bevanda sia importante solo capire se le mucche siano state nutrite con acidi grassi omega-3 e se il loro latte offrirà un bonus di elementi nutrizionali.

Fonte: News Food