Arriva un momento nella vita di una donna in cui il desiderio più grande per realizzarsi completamente è avere un figlio, e da quel momento la vita si divide in 'prima' e 'dopo'. Carla, la protagonista del libro 'Le difettose' ha ricevuto il dono della maternità ma non ha potuto goderselo e, quando è stata l'ora di provarci nuovamente, si è vista costretta ad una gimkana di strane esperienze, dalle lezioni di yoga al diksha, all'agopuntura. Un racconto intimo della propria vita dove si intravvede una madre che non è mai riuscita a dire 'ti voglio bene' alla propria figlia e una nonna che invece lo dice e lo dimostra ogni giorno.

Un racconto sul desiderio di diventare madre subito quando lo si decide, ma che diventa un'attesa lunga e struggente, un racconto sull'impervia strada della procreazione assistita, ritmata dal rumore assordante dell'orologio biologico con il suo inesorabile tic tac, tic tac, tic. Tac.

"Detesto i ritardi, tranne uno" può essere il motto che raccoglie queste pagine di dolce amara ironia sull'insensibilità della vita che riguarda tutte le donne che non riescono ad avere un figlio, donne che pensano di essere sole ma che si ritrovano in molte appena escono fuori a parlarne o entrano in qualche forum sul web: donne che arrivano a pensare come la protagonista "quello che dovevo fare l'ho fatto, tra poco il becco ce lo potrà mettere solo la cicogna, e io ubbidiente, devo sottostare alla tirannide della pennuta, o del destino, di Dio della vita. Non so come chiamarlo."

"Le difettose" (Einaudi) è la prima opera di narrativa dell'attrice Eleonora Mazzoni, vista in molte opere teatrali quali 'Sogno di una notte di mezza estate' di W.Shakespeare (1994) e 'La cuoca' di Zucchi (premio Diego Fabbri 2005), opere cinematografiche col debutto nel 1996 in 'Cronache del terzo millennio' di C.Maselli al Festival di Venezia, 'Tutta la conoscenza del mondo' di Eros Puglielli al Festival di Berlino (2001). Ha preso parte anche a numerose fiction televisive tra cui 'Elisa di Rivombrosa', 'Il giudice Mastrangelo', 'Il commissario Manara'.