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Feto partorito nel bagno: Policlinico di Messina nella bufera |
Gravidanza - Articoli | |||
Scritto da Angela Messina Mercoledì 01 Settembre 2010 14:38 | |||
Il Policlinico universitario di Messina si trova nella bufera: oltre alla lite tra due medici in sala parto, durante la quale la gestante ha rischiato di morire assieme al suo bambino, e la morte sospetta di Giovanna Panarello, 60 anni, ricoverata lo scorso 24 agosto per dolori addominali e morta tre giorni dopo, adesso emerge un altro caso di malasanità.
Sarebbe avvenuto all'inizio dell'estate, a giugno: una donna di 37 anni, ricoverata nel reparto di ostetricia e ginecologia, aveva programmato un aborto terapeutico per le gravi malformazioni del feto che portava in grembo. La donna sarebbe stata costretta a partorire nel bagno della sua stanza, aiutata dalla madre e senza alcuna assistenza da parte dei medici.
La procura della Repubblica di Messina ha avviato un'inchiesta per accertare i fatti e sette persone tra medici e personale paramedico sono stati iscritte sul registro degli indagati. La paziente ricoverata per essere sottoposta ad un aborto, la notte tra il 11 e il 12 giugno inizia ad avere delle contrazioni, in quel momento però nel reparto non ci sono medici. La donna chiede aiuto, chiama ripetutamente un infermiere del reparto che però spiega che l’operazione deve essere rimandata al giorno dopo in quanto i medici di guardia non potevano intervenire in quanto tutti obiettori di coscienza: l'aborto quindi sarebbe stato praticato da un altro medico, ma a distanza di 12 ore. A notte fonda gli eventi, però, sono precipitati e la donna ha partorito, senza alcuna assistenza dei sanitari, in bagno con accanto solo la propria madre. Dopo la denuncia della donna, l'avvio dell'indagine. Policlinico dunque sempre più nel occhio del ciclone. Fonte: AGI
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