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Weekend o vacanze vicino all’Italia? Tante idee per la famiglia nel Canton Ticino! |
Viaggi - Destinazioni | |||
Scritto da Eva Forte Lunedì 27 Febbraio 2023 18:38 | |||
Il Canton Ticino, in Svizzera, è una delle mete più belle e divertenti per le famiglie. Abbiamo provato per voi alcune delle destinazioni che offre un paesaggio così spettacolare e a pochissime ore dall’Italia. Partendo da Roma, ad esempio, si arriva a Lugano in sole 4 ore. Da Milano basterà un’ora per trovarsi avvolti nell’incantevole cantone Italiano. Andare all’Estero continuando a parlare la propria lingua non ha eguali. La Svizzera con i sui 26 cantoni autonomi, offre tantissimi spunti di viaggio uno diverso dall’altro. La bellezza del lago di Lugano, i massicci delle Alpi svizzere, le antiche lingue romance e le bellezze dei castelli. La storia della Confederazione Elvetica affascinerà i vostri figli, regalando i racconti di un paesaggio alpino lontano dal mare.
Il nostro viaggio è durato quattro giorni e abbiamo fatto veramente tantissime cose che si possono spalmare anche in itinerari più lunghi. La bellezza del Canton Ticino è che è culla eccellente per le vacanze estive e quelle invernali, così come anche per weekend brevi per staccare da soli o con tutta la famiglia. Ticino Turismo ha organizzato 4 giornate spettacolari, per la gioia dei grandi ma anche dei più giovani che hanno avuto modo di scoprire le curiosità dei posti e divertirsi con le tante attrazioni messe in scaletta. Per pochissimi giorni non abbiamo vissuto il Carnevale Svizzero che merita veramente un viaggio apposito e che vi consigliamo per il o prossimo anno. Un momento magico che avvolge completamente la città di Bellinzona che abbiamo potuto ammirare già adornata a festa in attesa dell’arrivo del suo Rabadan di cui vi parleremo più avanti nell’articolo. Torniamo al nostro mini Tour nella svizzera italiana, partito e con base Lugano. Questa cittadina è tra le più belle da visitare, con tutte le caratteristiche dei paesaggi sul lago e la particolarità di affacciarsi sull’acqua che separa dall’Italia, che si mostra davanti a brevissima distanza. Primo punto a favore di questa destinazione è la facilità per gli spostamenti che siano via terra o via mare: grazie al Ticino Ticket rilasciato da ogni Hotel Lugano se ci si può muovere con pullman, treni e autobus postali. Facili da usare anche grazie alle applicazioni con orari e destinazioni, si può tranquillamente decidere di arrivare in svizzera senza macchina. Anche i battelli offrono scenari mozzafiato e vanno sicuramente inseriti nei tragitti per ammirare la bellezza del paesaggio via “acqua” e anche per raggiungere mete meno raggiungibili via terra. Lugano è un mix di cultura svizzera e mediterranea restando molto simile al nostro Nord Italia. Ritroviamo influenze architettoniche e anche culinarie nei tanti locali e ristoranti a partire dalla Piazza della Riforma fino al Parco a picco sul lago. Abbiamo alloggiato all’Hotel Luganodante, che abbiamo facilmente raggiunto direttamente dalla stazione, scendendo di un piano dove la funicolare porta direttamente al centro della città. Un Hotel molto bello dove cortesia, eleganza e modernità ne fanno da padroni. La colazione ci ha rapiti tra mille sapori dolci e salati, rendendo quasi difficile lasciare l’albergo l’indomani. La prima giornata svizzera ci ha portato a Morcote, un villaggio delizioso nel distretto Luganese arroccato sul lago. È uno dei Borghi più belli della Svizzera con una particolare architettura che a tratti ricorda lo stile orientale. La nostra guida, Roberta, ci ha portato sulla scalinata monumentale che conta 404 scalini, con una veduta mozzafiato voluta da Davide Fossati, forse a seguito di un voto fatto alla Vergine Maria in cambio della guarigione nel 1727. Lungo la salita troviamo le cappelle che rendono Morcote un incantevole luogo di culto. Sulla sommità una bellissima sorpresa. Proprio qui infatti si trova una delle altalene panoramiche di Swing The World dove si può dondolare quasi in mezzo alle nuvole ammirando lo scenario del Lago Ceresio e la bellezza della Chiesa di Santa Maria del Sasso al ritmo della musica Rock and Roll. Sull’alta Lena si trova un QR code per scaricare l’applicazione di Radio Morcote International e ascoltare la musica online. Dopo questa bellissima esperienza siamo poi tornati a Lugano andando a ritroso e tornando nuovamente con il pullman. In questa stagione molti locali sono chiusi ma ammirare Morcote nel silenzio al ritmo della brezza è comunque un incanto che ci riportiamo indietro nei ricordi. Dopo aver fatto un pranzo al sacco nel piccolo Parco di Lugano e aver passeggiato per la Via Nassa ammirando i negozi più belli, la giornata è proseguita in totale relax. Con poche fermate di treno siamo arrivati a Riviera Bironico per passare il pomeriggio al parco acquatico <chrome_find class="find_in_page find_selected">Splash e SPA Tamaro. Piscine, Pool Bar e SPA insieme a scivoli mozzafiato al chiuso hanno reso il soggiorno dei ragazzi ancora più affascinante. Si tratta di uno dei Parchi acquatici più moderni ed innovativi d’Europa con il suo design futuristico. Si può dividere in tre parti, ognuno nella sua cupola. La prima è quella del divertimento con una grande vasca con il Pool Bar, una vasca con le onde e una zona per i più piccoli. La cupola dello svago è invece dedicata ai giovani con tunnel horror e il gravity killer. Cinque scivoli con gommoni da due a quattro posti. Infine la terza cupola è dedicata al vero relax con il centro benessere dove si trovano saune, hammam, bagni turchi. Uno spazio è anche all’aperto con una vasca panoramica riscaldata a 34 gradi e una vasca salina iodata. Inutile dire che è stato difficile venir via da questo spazio dedicato a tutta la famiglia. Per la cena consigliamo il ristorante poco fuori dal Parco di Lugano, sul piccolo molo: Porto Bello a Via Foce 11, con piatti tipici e il calore di un locale per giovani con musica, luce soffusa e tutto quello che può accogliere da un aperitivo al pasto completo. Buonissime le polpette cacio e pepe e uno dei piatti tipici a base di patate e uova occhio di bue. Bellissimo passeggiare dopo cena lungo il lago illuminato dalle abitazioni circostanti con tanti piccoli colori sull’acqua. Per i più giovani sono tanti i locali luganesi che accolgono la serata con musica e cocktail. Il terzo giorno è stato dedicato interamente a Bellinzona. L’appuntamento con la guida è stato restassimo, momento reso più lieve dalla buonissima colazione che ormai avevamo già provato il giorno prima e che aspettavamo con grande gioia. Agata ci aspettava proprio alla stazione di Bellinzona che abbiamo raggiunto comodamente con il treno. Qui l’atmosfera fiabesca ti circonda a tutto tondo con la visita dei castelli, quelli classici con il ponte levatoio e le mura merlettate. Tante le curiosità medioevali di questi luoghi, dalla costruzione stessa dei castelli costruiti per ostacolare la spinta espansionistica verso sud della Svizzera. Nel 1503 Bellinzona passò dalla dominazione milanese a quella confederata dei cantoni primitivi, ribaltando così il sistema difensivo contro il sud e la stessa Milano. I castelli di Bellinzona sono tre: Castelfranco, Castello di Montebello e Castello Sasso Corbaro che deve il suo nome ai Corvi neri. Passeggiare in mezzo ai ruderi ben conservati dei castelli riporta la memoria ad una delle più mirabili testimonianze dell’architettura fortificata medioevale dell’arco alpino. Nel 2000 i castelli sono entrati a far parte del patrimonio culturale dell’UNESCO. Cinque chilometri per percorrere tutto il tragitto che porta a visitare i castelli, con la pausa finale al Grotto San Michele con le sue specialità culinarie ticinesi e la vista incantevole sulla città. Anche di questa stagione, complice un bellissimo sole, è stato bello mangiare all’aperto lungo le mura di cinta del castello. Ancora carichi della storia ticinese a partire dalla prima unione dei cantoni primitivi ad oggi, abbiamo passato il pomeriggio con un gioco all’aria aperta che speriamo arrivi anche in Italia a breve. Si tratta di una vera e propria Escape Room in giro per Bellinzona. Un gioco ideato ed organizzato da Sato Code con partenza davanti alla stazione di Bellinzona. “The Iguanas” realizzato interamente con un’applicazione da scaricare con il cellulare e da fare in gruppo per trovare strade, indizi e risolvere enigmi. La durata del gioco è soggettiva ma in circa un’ora si arriva alla conclusione anche grazie ad aiuti e suggerimenti dati dall’applicazione. Veramente divertente e anche un modo per girare tra le vie della città alla ricerca di posti da vedere e monumenti da visitare anche alla fine del gioco. Abbiamo potuto solo assaporare il Carnevale che era proprio alle porte e che si è svolto dal 16 al 21 febbraio dopo due anni di stop forzato. Il palinsesto quest’anno ha rivisto tutti gli eventi e gli appuntamenti di rito per celebrare la sua 160° edizione. Per chi volesse vivere un carnevale a tutto tondo per il prossimo anno, l’evento parte dal giovedì grasso con la consegna delle chiavi della città al Re Rabadan che darà il via alla festa. Il venerdì si svolge la sfilata mascherata dei bambini delle scuole elementari e materne. La domenica la città ospita poi il “Grande Corteo Mascherato” al quale partecipano ogni anno duemila comparse con carri e musica. Una giornata indimenticabile e che merita anche di trascorrere in questo splendido luogo più di una sola giornata. Il rientro sempre in treno ci ha cullato nei nostri ricordi della giornata, pieni di curiosità e con la voglia di tornare il prossimo anno proprio a Carnevale. Prima di concludere la giornata abbiamo cenato sotto gli archi ticinesi, al Ristorante Trattoria Galleria. Inutile suggerire una pietanza, potendo scegliere tra mille prelibatezze di pesce una più buona dell’altra. L’ultimo giorno ci ha regalato una bellissima mattinata di sole e dopo aver lasciato l’albergo che offre la possibilità di tenere i bagagli fino all’orario della partenza in Treno verso l’Italia, abbiamo preso il battello con lo Swiss Travel Pass fino a Gandria. Abbiamo visitato il distretto con le tante stradine arroccate e le vie dei pescatori per poi pranzare alla Locanda Gandriese. Sicuri del bel sole che ci ha coccolato anche con temperature non altissime abbiamo mangiato sul terrazzo all’aperto, ammirando il lago in parte coperto dalla nebbia assolata. Con grande sorpresa abbiamo assaggiato piatti incontro della cultura culinaria locale mista a quella Sarda dello chef. Indimenticabile il millefoglie di carasau con carciofi e pecorino! La nostra avventura volgeva così al termine ma non prima di percorrere a piedi il ritorno verso Lugano attraverso il sentiero degli Ulivi percorribile tranquillamente anche con passeggini e bambini. Si tratta di un sentiero che si snoda tra Gandira e Castagnola inaugurato nel 2002. Il percorso è lungo 3.3 Km arricchito con 18 tavole inromative con tutte le notizie sulla storia, la botanica, la coltivazione dell’Ulivo, le olive e l’olio.
Per info numero verde 00800 100 200 30 www.svizzera.it
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