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I bambini italiani mangiano cibi troppo proteici
Bambini - Articoli
Scritto da Giorgia Marchesi     Giovedì 09 Giugno 2011 14:27    Stampa E-mail
proteineSempre più spesso si parla di obesità infantile e in Italia questa, purtroppo, è una realtà ormai consolidata. Tra i colpevoli di tale situazione, oltre le classiche merendine, alcuni cibi sani (come carne o formaggio) poiché troppo ricchi di proteine. L'accusa arriva dai medici SIP (Società Italiana di Pediatria), riuniti a Milano per il Congresso nazionale. Gli esperti italiani basano la loro tesi su una ricerca che ha recentemente indagato sul territorio europeo sulla relazione tra alimentazione ed obesità. I dati emersi hanno fatto chiarezza su qual'è la giusta alimentazione per i bimbi e quale invece sia una dieta eccessiva.

I pediatrii consigliano a mamme e papà di vigilare sull'eccesso di proteine, fornite specialmente da carni e formaggi. Allora, i genitori devono fissare il limite sui 20 grammi, per carne e formaggio, e sui 30 grammi, per il prosciutto. Riguardo al latte, disco verde per il latte materno e stop a quello vaccino, troppo ricco di proteine. Così gli esperti mettono al bando anche il classico formaggino nella pappa. Idem per il parmigiano.


I bambini mangiano troppe proteine e rischiano di diventare obesi
Tuttavia, è un errore dare la colpa dell'obesità al solo cibo, gran parte del problema deriva dai cattivi stili di vita, in primis la sedentarietà, trampolini molto efficaci per malattie avanti negli anni. Secondo il dottor Ugazio, la situazione a riguardo è negativa, infatti i dati lasciano sconcertati: oltre il 70% dei bimbi va a scuola in automobile, mentre una volta si andava a piedi o al massimo in bicicletta.

Secondo i pediatri l’Italia non è un Paese per bimbi: nei ristoranti non ci sono quasi mai i seggioloni; mancano gli spazi dedicati all'allattamento, insufficienti, soprattutto nei centri commerciali; abbiamo una percentuale di posti negli asili nido che è tra le più basse al mondo e ci distinguiamo in negativo soprattutto per quanto riguarda i nidi aziendali, uno strumento che cambierebbe radicalmente la vita delle mamme.

E a spiccare come città ostili ai più piccoli sono soprattutto le metropoli, dove è sempre più difficile, e poco salutare, circolare a piedi o in bicicletta, facendosi largo fra le auto con i loro gas di scarico. Così la battaglia per un’Italia più a misura di bambino diventa l’obiettivo più importante e strategico per la pediatria italiana.
 

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