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Venti anni fa Michela è stata operata al cuore nell’utero materno: adesso è una ragazza felice |
Bambini - Articoli | |||
Scritto da Maria Ida Longo Lunedì 04 Aprile 2011 15:28 | |||
Si chiama Michela Tomatis ed oggi ha 20 anni, vive una vita serena e normalissima, ma nel 1991 ha rischiato di non nascere o di non sopravvivere, in quanto affetta da stenosi valvolare aortica critica, una condizione che non lasciava speranze, ma la coraggiosa madre e i medici hanno vinto la scommessa e la ragazza è stata operata quando era ancora nell'utero materno, una vittoria senza precedenti.
La giovane Michela è l'unico caso al mondo di sopravvivenza ventennale dopo un intervento di questo tipo, ancora oggi definito "di frontiera" per la sua complessità: operata prima al Guy's Hospital di Londra e poi, due giorni dopo la nascita, a Bergamo, la ragazza non aveva mai conosciuto "gli angeli " della sua salvezza. Ma in occasione del "Congresso mondiale di cardiologia interventistica pediatrica" tenutosi a Milano, Michela ha finalmente potuto conoscere i medici che le hanno salvato la vita, ovvero, Mario Carminati, direttore della Cardiologia Pediatrica del Policlinico San Donato, e gli specialisti inglesi S. Qureshi e M. Tynan: il dottor Carminati, davanti ad una platea di 600 persone ha spiegato il percorso clinico della ragazza, dall'incontro con la madre, alla decisione di operare quella che allora era ancora un feto per poi effettuare nuovamente un altro intervento subito dopo la nascita. Mario Carminati ha voluto sottolineare che questo è l'unico caso la mondo in cui l'intervento è riuscito bene e ha portato ad una sopravvivenza ventennale: questo tipo di operazioni purtroppo non possono essere la routine, questo perché, risulta essere un situazione molto complessa e la sopravvivenza dopo l'intervento è pari al 50%. Inoltre, sono pochissimi i centri che effettuano interventi intrauterini, in Europa possiamo trovarli sono in Austria e in Gran Bretagna, e in Italia sono completamente assenti: per i medici che hanno effettuato questa complessa operazione è stata una sfida che oggi li rende fieri e soddisfatti. Intanto la giovane che qualche anno fa è stata nuovamente operata per la sostituzione della valvola aortica, dichiara di essere felice ed emozionata di aver potuto conoscere i medici che le hanno salvato la vita: Michela oggi frequenta l'ultimo anno di un istituto tecnico che in futuro le permetterà di lavorare con i ragazzi disabili. Fonte: ANSA
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