La casa reale britannica va al contrattacco con la presentazione di una denuncia penale a Parigi contro il magazine Closer, che ha pubblicato le foto in topless della moglie del principe William. La denuncia penale era stata anticipata già in mattinata da St. James’s Palace, il segretariato della coppia. Questa denuncia, per violazione della privacy, si aggiunge ad una procedura civile d’urgenza già intrapresa contro Closer e la cui udienza si terrà già oggi pomeriggio, sempre al tribunale di Nanterre. Con questo primo procedimento Kate Middleton e il principe William intendevano bloccare la diffusione dei negativi delle foto in topless della principessa pubblicate oltre che da Closer anche in Italia dal settimanale Chi.

Ma nel giorno dell'udienza per la richiesta di risarcimento al tribunale civile il settimanale italiano Chi sfida la corona britannica, pubblicando le foto incriminate in un'edizione speciale di 38 pagine. Il settimanale scandalistico Chi ha pubblicato le immagini della principessa Kate in topless, riprese dal magazine francese Closer. Nelle edicole milanesi la rivista della Mondadori fa bella mostra di sé in un numero di "edizione straordinaria", che però, almeno per ora, non ha fatto segnare il tutto esaurito.


Nell'editoriale, il direttore Alfonso Signorini difende la decisione di pubblicare le immagini di Kate, nonostante l'ira della Casa reale britannica: "Per la prima volta la futura regina d'Inghilterra appare in modo naturale, senza le strutture e le sovrastrutture legate all'etichetta che il suo ruolo le impone. La Casa reale, anziche' arrabbiarsi con i media, che altro non fanno che esercitare il loro diritto di cronaca, dovrebbe, a mio modestissimo parere, cogliere la palla al balzo e commentare questo scoop con humour tipicamente anglosassone, dicendo 'E allora?'".

Dal titolo in copertina "La regina è nuda", con la pubblicazione di tutte le foto sotto accusa, il settimanale edito da Mondadori passa a un'analisi approfondita  e forse fuori luogo del seno della duchessa. Una violazione della privacy senza dubbio che ricorda il destino toccato alla madre di William, la bellissima Ledy Diana. Una questione scottante che senza dubbio porta il mondo dell'informazione ad interrogarsi sui limiti al diritto di cronaca e sul rispetto delle persone, per quanto famose e sotto i riflettori.