Ogni inverno ognuno di noi si ammala anche più di una volta di raffreddore, senza potervi porre rimedio se non alleviando di poco i sintomi. Finalmente però sembra che questa comunissima malattia potrà essere debellata attraverso uno spray che ci farà dire addio a nasi gocciolanti e agli starnuti.

Una importantissima scoperta che porterà effetti benefici non solo ai pazianti sofferenti, ma anche alle case farmaceutiche che ne sapranno trarre grandi guadagni e si prospetta anche un premio Nobel per i ricercatori che ne hanno scoperto la fonte. Si tratta degli scienziati della Cambridge University che hanno scoperto come debellare il raffreddore attraverso gli anticorpi presenti nel nostro organismo e una proteina che distrugge il virus.

Non per niente il Laboratory of Molecular Biology dell'università di Cambridge è stato ribattezzato "la fabbrica dei Nobel", con ben 14 premi vinti. A loro la nuova scoperta che ha mostrato come le difese immunitarie dell'organismo sono in grado di trovare e distruggere il virus quando ha già invaso la cellula ospite, contrariamente a quanto creduto fino ad oggi: pensiero comune era infatti che gli anticorpi potessero agire solo al di fuori della cellula.

Infatti, sembra che gli anticorpi inseguono il virus all'interno della cellula e una volta entrati, vengono riconosciuti dalla proteina Trim21. Quest'ultima aziona un meccanismo che distrugge il virus nel giro di un paio d'ore.

Infatti, sembra ci sia un ulteriore livello di difesa dentro la cellula stessa. Questa ricerca porterà sicuri risultati proprio sul trattamento anti virale del raffreddore, potenziando la proteina killer naturale della cellula.

Secondo gli scienziati questa scoperta potrà debellare anche altri virus, alcuni dei quali causa di morte per i bambini dei paesi in via di sviluppo.

In attesa che esca questo miracolo spray, ricordiamo che per combattere questo virus fa molto bene l'esercizio fisico, come prevenzione per i raffreddori stagionali, così come anche stare spesso all'aria aperta a passeggiare.

Fonte: ANSA