Farmacie in sciopero da lunedì 6 settembre a domenica 10 ottobre in Campania: la protesta, indetta dalla Federfarma, ha come motivo l’ammontare di 300milioni di euro di credito che vantano le farmacie di Napoli e provincia; inoltre, dallo scorso gennaio le Asl Napoli 1, 2 e 3 non pagano le rimesse.

Trentacinque giorni durante i quali i cittadini, nonostante le prescrizioni, saranno costretti a pagare le medicine, ma comunque, verrà fornito loro un modulo per richiedere all’Asl competente il giusto rimborso per la spesa sostenuta.

Dalla protesta saranno esclusi alcuni tipi di farmaci: l'ossigeno, quelli per la terapia del dolore, l'insulina e i presidi per l'autocontrollo del diabete, cerotti alla nitroglicerina e alcuni antibiotici iniettabili.

Il presidente di Federfarma, Michele Di Iorio vuole precisare che, la protesta non è contro la Regione, ma è una conseguenza dello “sciopero amministrativo” che la Regione Campania attua ogni mese non inviando alle Asl le risorse per le rimesse e che, da ora in poi l’unica persona con cui vorranno interloquire in veste di commissario per la sanità, sarà il governatore Stefano Caldoro.

Inoltre Di Iorio punta il dito contro la nuova Giunta Regionale, in quanto non ha ancora trovato una strada per provvedere ai pagamenti, mentre quella precedente in qualche modo trovava sempre i soldi per farlo.

Le farmacie sono già state prese d’assalto, le vendite sono aumentate del 40% e alcuni tipi di farmaci sono già esauriti.

Fonte: Adnkronos