Purtroppo molte donne - più di quante si possa pensare - hanno avuto nella propria vita un aborto spontaneo. Sul come e quando riprovare ad avere una nuova gravidanza ci sono sempre state idee completamente contrastanti, consigliando comunque di ritentare dopo uno o due cicli se non dopo svariati mesi dall'aborto (l'OMS consiglia 6 mesi).

Questo portando anche grande sconforto nelle coppie, alle prese con la delusione e l'ansia dovuta alla nuova attesa. Ma secondo un recente studio tutto questo dovrebbe avere un sensibile cambio di rotta: secondo le statistiche, infatti, si hanno maggiori probabilità di concepire e di portare a termine la gravidanza nei primi sei mesi post-aborto.

Stiamo parlando ovviamente di aborti spontanei, dove non entrino in gioco operazioni o motivazioni particolari che hanno causato la perdita della gravidanza.

Questo quanto dichiarato dallo studio pubblicato sul British Medical Journal da un gruppo di studiosi dell'Università di Aberdeen, in Scozia.

31 mila le donne coinvolte nella ricerca tra il 1981 e il 2000 con aborti spontanei nel corso della prima gravidanza e successive gravidanze.

L'85% delle donne che hanno concepito nei sei mesi successivi l'aborto, hanno avuto figli sani, mentre per chi ha aspettato più di due anni la percentuale è scesa al 75%.


Le linee guida dell'Organizzazione Mondiale della Sanità verrebbero così sfatate, considerando anche che si basano sulle statistiche legate all'America Latina, dove le donne hanno figli da giovanissime.

In paesi come il nostro, dove l'età media per avere figli è alta, aumenta anche la possibilità di incorrere in aborti spontanei come anche di avere difficoltà a rimanere incinta. Proprio per questo secondo lo studio è inutile aspettare ulteriore tempo.

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Fonte: ASCA