Tra il 13 dicembre 2009 e il 13 gennaio 2010, ben 7 bambini di Milano si ammalano di leucemia linfoblastica acuta. Tre frequentano la scuola elementare "Cuoco-Sassi" di Via Corridoni, una è la sorella di un bimbo che la frequenta, e tre bimbi abitano vicino alla scuola: è il panico!

Il dato impaurisce perché di questa malattia ce ne sono circa 12 casi l'anno in media: inizia la caccia alle streghe, si deve trovare la causa anche se, in verità, la scienza non l'ha ancora trovata.

Inizia così una ricerca su più fronti: l'ASL di Milano costituisce un gruppo di lavoro, del quale fanno parte immunologi, esperti di leucemie, epidemiologi e alcuni genitori,  che deve scoprire se è fatalità oppure se c'è davvero una causa scatenante, un errore di qualcuno. Si cerca ovnque, nelle vite delle famiglie (alcool, fumo, droghe, farmaci, ormoni, aborti passati), nell'acqua facendo analizzare i pozzi che forniscono la centrale da cui dipende la scuola, la mensa, l'impresa di pulizie e i prodotti usati.

Il panico aumenta a tal punto che alcuni genitori ritirano i figli da scuola, sicuri ,o comunque col dubbio legittimo, che così tanti casi nello stesso posto debbano avere un perché.

I bimbi malati sono tutti al San Gerardo di Monza: i cicli di chemio iniziano, il primario ricorda che ormai l'80% dei bimbi guarisce, ma chi riesce a non pensare a quel 20%?

Qual è quel genitore che non si sente morire quando gli si dice che il proprio figlio ha la leucemia?

Si punta il dito anche sui lavori di ristrutturazione della scuola durati 3 anni e si presenta anche una denuncia contro ignoti alla Procura della Repubblica.

Arriva in Italia anche Mel Greaves, uno dei più grandi luminari nella leucemia infantile: si cimenta anche lui nel tentativo di risolvere il mistero di questa concentrazione anomala di leucemie, già riscontrata in Florida. I medici, Biondi e Greaves in testa, vedono in questo caso la grande possibilità di scoprire l'origine della leucemia: magari fosse!

Forse l'influenza A ha fatto da agente scatenante per leucemie latenti, forse...è un'ipotesi.

Alla fine il procuratore aggiunto di Milano, Nicola Cerrato, archivia l'inchiesta,:non c'è il colpevole, non hanno trovato nulla, la scuola è pulita.

Le cure ai bimbi continuano e loro lottano da grandi eroi, i medici perseguono il loro fine di risolvere i problemi dei loro pazienti, ma il dubbio rimane: perchè? Cos'è successo? Come si può evitare?

La risposta, almeno all'ultima domanda, è semplice: concentriamo i nostri sforzi tutti insieme e aiutiamo la ricerca a trovare soluzioni, a scoprire le cause di leucemie e tumori, solo così salveremo davvero i nostri figli e avremo fatto per loro qualcosa di davvero importante.