Lunedì scorso, presso il centro il Centro di riferimento regionale per la patologia mammaria dell’ospedale di Ortona, è entrato in funzione il Mammotome  stereotassico, un apparecchio per effettuare la biopsia mammaria che riesce ad assicurare una diagnosi certa del tumore al seno su lesioni anche microscopiche classificate come "non palpabili".

Un importantissimo passo avanti nel trattamento di tale patologia, in quanto permette diagnosi precoci e più precise, dando alle donne maggiori possibilità di cura e di guarigione.

Donato dalla Fondazione Carichieti, l’apparecchio giaceva da oltre un anno nel magazzino dell’ospedale di Ortona, in quanto, per la carenza di spazi del reparto, non si riusciva a trovare un ambiente entro il quale collocarlo.

La soluzione si è trovata grazie alla sollecitazione della Commissione Parti Opportunità dell’Ente, presieduta da Tecla Rosa, che ha posto il problema al presidente Guerino Testa e alla Consigliera Regionale e Presidente della Commissione Sanità, Nicoletta Verì, durante un incontro organizzato alla presenza del responsabile dell'Unita Operativa di Senologia dell'Ospedale di Ortona, Ettore Cianchetti lo scorso dicembre 2009.

Così dopo aver trovato la giusta collocazione del Mammotome si è proceduto subito alla formazione del personale medico e paramedico e adesso l’apparecchio funziona a pieno regime.

Il Direttore Generale della Asl Lanciano Vasto Chieti, Francesco Zavattaro, ha illustrato che, il Mammotome è uno strumento sofisticatissimo che aumenta le prospettive di guarigione delle donne da una malattia rispetto alla quale la rapidità di diagnosi è assolutamente essenziale e che questa nuova tecnologia si incastra in un progetto molto più articolato che sarà presentato nelle prossime settimane.

Fonte: Asca