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Paternità tardiva aumenta rischio di autismo e schizofrenia per il nascituro |
Concepimento - Articoli | |||
Scritto da Eva Forte Giovedì 23 Agosto 2012 11:38 | |||
Se l'età della madre può influire sui rischi che il nascituro abbia la sindrome di Down o altre malattie cromosomiche, si è visto che anche la paternità ritardata può portare rischi di malattie sul nascituro. Avere figli in età avanzata per gli uomini metterebbe infatti a rischio di autismo e schizofrenia per i figli, secondo uno studio sulle mutazioni genetiche non ereditarie pubblicato dalla rivista scientifica britannica Nature.
Sembra infatti che le percentuali di possibili mutazioni raddoppino ogni sedici anni dai primi anni di fertilità dell'uomo. Un uomo a 36 anni ha quindi il doppio delle probabilità di avere figli malati rispetto a un ragazzo di venti. Kari Stefansson, della compagnia islandese DeCODE che ha condotto la ricerca, afferma che è proprio l'età del padre ad essere preponderante sulla possibilità di nuove mutazioni al momento del concepimento. La ricerca ha coinvolto 78 nuclei familiari e il risultato è stato che la donna trasmette 14,2 mutazioni in modo stabile per tutto il suo periodo riproduttivo. Al contrario gli uomini ne trasmettono 55 ma con un crescere molto importante con l'aumentare degli anni. Un aumento pari al 4,28% ogni anno. Uno studio però da verificare, visto il basso numero di casi studiati, soprattutto nel caso di papà dopo i 40 anni.
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